di Roberta Lasi

Fin dal 2007 le voci cosiddette negazioniste sul clima, ovvero che i cicli interplanetari della Natura sono più influenti dell’uomo sull’ambiente, sono di fatto diminuite. E sapete come?

“Merito” dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), organismo scientifico ONU sui cambiamenti climatici: è del 2007 la pubblicazione del suo Quarto Rapporto di Valutazione, che ha passato in rassegna e riassunto selettivamente, in modo accurato, la vastissima letteratura scientifica sull’argomento, ed è riuscita ad imprimere una accelerazione sull’opinione pubblica per il crescente allarme della comunità scientifica. Tutti coloro che sono scettici circa la teoria del surriscaldamento sono detti negazionisti e per questi scienziati è scattata una legge internazionale che ha istituito un nuovo reato. Si chiama negazionismo ambientalista. Ne sono colpevoli gli scienziati che mettono in discussione i fondamenti scientifici del protocollo di Kyoto. Gli scienziati che non rispettano la legge, rischiano la sospensione dei fondi per la ricerca.

Capite come si crea l’opinione scientifica?
Cambiare questo, implica aumentare il livello di coscienza e conoscenza generale. Così le autentiche rivoluzioni ambientali si realizzano, per un benessere diffuso all’umanità nel rispetto della Natura. Mettere definitivamente a nudo le dinamiche, anche le più perverse, di controllo e sfruttamento dei pochi a danno dei più, siamo tutti noi a poterlo accelerare. Siamo solo agli albori.

Per chi vuole approfondire, segnalo un interessante Documento Preliminare di Settembre 2021 di Alessandro Carità e Gianluca Gandini: “Catastrofismo Climatico La Grande Speculazione”. https://www.attivitasolare.com/catastrofismo-climatico-la-grande-speculazione/

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