di Irma Trombetta
Falsario d’eccellenza, estimatore dell’orrido e cultore del mostruoso, il signore della mistificazione, il nemico, non ha il senso del ridicolo, peculiarità che condivide con tutti i presuntuosi, debolezza che sempre lo contraddistingue e che non raramente lo smaschera.
Ed è così che il tracotante personaggio trasforma in patetica pantomima il matrimonio inventando quello tra congeneri, umilia la maternità mercificandola, distrugge corpi e anime affogandoli nella droga che spaccia (!!!)per lecito sollazzo.
I festeggiamenti di Halloween non sfuggono alla regola demoniaca, anzi la perfezionano in un capolavoro di falsificazione e di ribaltamento: la ricorrenza dei defunti morti in Cristo la cui anima vive nella gioia perenne o nel purgatorio della sofferenza speranzosa di un certissimo ricongiungimento a Dio, è sovvertita nel macabro e bizzarro sabbah degli zombie, delle streghe, del buio. La morte ad Halloween ha due facce, nessuna cristiana: una è terrificante, l’altra ridicola. Lo zombie identifica la prima, lo scheletrino ridens la seconda, ma la morte per il cristiano non è terrore perché è incontro con Dio, non è evento da beffeggiare perché è giudizio e dunque destino eterno. Lo zombie, cadavere che cammina in un disperato desiderio di ritornare in vita, è il contraltare bislacco ed osceno del corpo del defunto cristiano in attesa della resurrezione. Le streghe, monache di Satana, scimmiottano le suore di Cristo dedicandosi alla magia con lo zelo con il quale le consacrate si dedicano al Rosario.
Il buio è il contrario, debolissimo e sfortunatissimo!, della luce: in una stanza illuminata un’ombra non annulla il fulgore mentre un filo di sole nell’oscurità spazza via le tenebre. Halloween, il rito nero che prepara ed educa alle Messe del medesimo colore, “forma” i giovani e i bambini al gusto dell’orrido, del brutto, dello spaventoso, del macabro con esiti che, se non immediati, sono comunque certi. Perché masse di genitori apparentemente normali accettano di far partecipare i loro figli alla festa del diavolo? E’ il mistero, antico e nuovo, del male nella sua forma più vergognosa, quella che coinvolge i più piccoli e perverte chi li dovrebbe proteggere…a modo suo, ahinoi, un capolavoro.