di Luigi Cortese (foto: cnn.com)

L’italo-americano Mike Pompeo, ex capo della CIA ed ex segretario di stato dell’amministrazione Trump, è stato raggiunto da una notifica giudiziale per aver cospirato per la violazione del quarto emendamento, violando i diritti di avvocati e giornalisti americani all’interno dell’ambasciata ecuadoriano a Londra.

Insieme a Pompeo tra gli imputati ci sono la stessa CIA, la società di sicurezza UC Global ed il suo direttore, David R. Morales Guillen, tutti accusati di aver spiato il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, ed i suoi visitatori mentre era ospite dell’ambasciata ecuoadoriana.

La difesa di Assange comunica che i querelanti, che includono la famosa attivista per i diritti civili e avvocato per i diritti umani Margaret Ratner Kunstler, l’avvocato Deborah Hrbek e i giornalisti Charles Glass e John Goetz, hanno visitato Assange mentre era all’ambasciata, venendo in quelle occasioni spiati dalla CIA.

Julian Assange, oggi in un carcere di massima sicurezza in Gran Bretagna, attende l’estradizione negli Stati Uniti, colpevole, a detta degli USA, di spionaggio. La posizione di Assange invia un messaggio agghiacciante ai giornalisti in ogni parte del mondo, creando un clima di terrore in chi vuole solo raccontare la verità. Come al solito quando la Gran Bretagna ha a che fare con gli USA dimentica anche le sue leggi: in questo caso ha dimenticato che l’accordo sulle estradizioni non ha valore sui reati politici.

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