di Igor Colombo

Covid non solo quale fenomeno scientifico che si è imposto attraverso la cortina fumogena della sanità mondiale, la quale, prima assoluta volta nella storia, ha assunto il controllo degli Stati nazionali fino al punto di poter sospendere non solo le libertà individuali, ma anche i diritti fondamentali dei cittadini, quali lavorare, recarsi al funerale di un proprio congiunto, essere curato, far visita in ospedale ad un proprio familiare ricoverato. Ma Covid anche quale leva e strumento da sfruttare per favorire traffici illeciti e redditizi per le consorterie criminali.

Tutto ciò ci viene raccontato alla perfezione in un bel libro dal titolo “Operazione oro liquido” scritto per Falco editore da Domenico Romeo. L’autore è nato a Reggio Calabria , è scrittore , criminologo e blogger, collaboratore di riviste scientifiche e membro dell’associazione nazionale di criminologia. In Operazione oro liquido Romeo traccia il percorso delle organizzazioni criminali nel contesto pandemico descrivendone i traffici illegali , dalla droga alla tratta di essere umani, la pedopornografia, le frodi , l’usura e la corruzione. Un viaggio nel cosmo non tanto chiuso di menti criminali raffinatissime che hanno visto crescere il loro fatturato in maniera esponenziale nei mesi in cui i governi bloccavano i popoli con i loro lockdown. Lo scrittore calabrese analizza gli eventi e snocciola numeri importanti , fornendo precisi dati a riguardo. Nel saggio, concentrato in 94 pagine, l’autore si sofferma sulle misure governative, specie nel primo anno di pandemia, che hanno letteralmente messo in ginocchio le attività commerciali italiane, l’indebolimento di tutto il tessuto sociale e come da tutto questo, la più potente organizzazione criminale al mondo, la ‘ndrangheta, ne abbia beneficiato , conquistando nuovi mercati ed aprendo a più frontiere , consolidando cosi la propria ricchezza ed il potere incontrastato.

Non mancano nel libro le analisi sociologiche relative al Covid e come sulle paure del popolo , la psicosi generata dalla pandemia e di una campagna di informazione che è stata a senso unico, le stesse mafie internazionali abbiano effettuato nuovi investimenti su tutti i settori in crisi, dalla filiera alimentare alla sanità toccando anche i settori turistici e di ristorazione. Un libro insomma completo che fa capire come dalla pandemia si sia creato un vortice in cui le mafie, da sempre anti-Stato, ne abbiano tratto vantaggi illeciti per un ammontare economico davvero ingente. L’autore, citando fonti auterevoli, parla di un tesoretto di circa tre miliardi di euro aggredito dalle stesse consorterie criminali.

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