di Luigi Cortese
Il 4 Novembre è un giorno importante per l’Italia intera, ma questo da fastidio a chi, ancora oggi, continua a negare la storia d’Italia, ci si accontenta di trovare un nome a questo giorno per mascherarlo e per dare il contentino a chi chiede di ricordare la vittoria della grande guerra. Oggi è ricordato come il giorno delle Forze Armate e dell’Unità Nazionale, un nome che non rappresenta assolutamente il vero significato storico.
Questo giorno dovrebbe essere il simbolo e l’orgoglio di un popolo che ha lottato ed ha vinto, contro ogni pronostico e grazie ad un gruppo di ragazzi che, neanche ventenni, si immolarono per il loro paese. Ma negli anni il sentimento anti-italiano l’ha fatta da padrone, arrivando a cancellare la festa nazionale e a cambiargli nome. Questo perché il suo significato è legato alla Patria e alla sua difesa, all’onore di chi credeva fortemente nei valori patriottici e nel tricolore, e questo si sa ormai è obsoleto e poco inclusivo per chi propaganda il globalismo e l’abbattimento delle frontiere.
Il 4 Novembre rappresenta si l’Italia unita, ma soprattutto rappresenta gli italiani uniti sotto il tricolore senza divisioni né ideologiche né territoriali, e questo fa paura perché potrebbe far risvegliare negli uomini e nelle donne un sentimento di riscatto, un barlume di patriottismo.
Nascondere la storia fa comodo a chi non ama le sue radici, a chi propaganda il multiculturalismo e a chi è fan della “cancel culture”. Sarebbe bello riprendersi la propria storia, partendo dal ripristinare l’unica vera festa nazionale inclusiva e senza divisioni, in Italia festeggiamo il 25 aprile e il 2 giugno che sono giorni che rappresentano solo una parte degli italiani, mentre il 4 novembre rappresenterebbe tutti gli italiani senza alcuna divisione.