di Luigi Cortese
Giovedì 3 novembre durante una seduta dell’Assemblea Nazionale francese, Gregoire de Fournas, deputato del Rassemblement National (RN), interrompe il suo collega Carlos Martens Bilongo, della sinistra La France Insoumise (LFI), gridando “dovrebbero tornare in Africa”. Bilongo stava interrogando il Governo sulla richiesta della ONG SOS Méditerranée per trovare un posto per i 234 profughi salvati in mare negli ultimi giorni.
La posizione del Rassemblement National è da sempre contraria all’immigrazione, e questa sua esternazione ha scatenato urla di condanna da tutto il parlamento parigino, probabilmente per un problema scaturito dalla lingua francese visto che i pronomi “lui” e “loro” si pronunciano allo stesso modo, suggerendo a tutti che il deputato de Fournas avrebbe preso di mira il collega Bilongo essendo lui di colore.
In questi giorni il Governo di Emmanuel Macron sta promettendo un inasprimento sull’immigrazione, questo mentre piovono accuse sulla sua incapacità nella gestione del problema migratorio. Dopo la sospensione della seduta, si sono susseguiti vari commenti tra cui quello di un membro dell’entourage di Macron che ha dichiarato che il presidente è rimasto “ferito” dai commenti “intollerabili”.
Il Deputato de Fournas, alla tv BFM, ha dichiarato che il “Rassemblement National” vuole fermare tutta l’immigrazione illegale, accusando il partito “La France Insoumise” di “manipolazione”, negando, infine, qualsiasi attacco personale contro Bilongo, scusandosi per l’incomprensione.
Il problema dell’immigrazione clandestina, sostenuta ed aiutata dalle ONG, sta minando tutta l’Europa mediterranea, questo perché i paesi del nord europa non intendono intervenire per trovare una soluzione, visto che loro non sono minimamente intaccati da questo problema. L’Unione Europea non ha alcuna volontà nel fermare i flussi migratori, per questo motivo si rifiuta di intervenire anche quando è palese che le ONG non salvano vite umane ma aiutano i trafficanti.