di Thiago Silva (corrispondente dal Brasile)
Il documento realizzato dal Ministero della Difesa e dalle Forze Armate ci offre due visioni molto diverse di ciò che stiamo vivendo nel Paese. La prima visione è quella dei “vincitori”, che comprende i media brasiliani, la magistratura e buona parte dei politici venduti al sistema globalista. Vogliono che tutto venga nascosto sotto il tappeto, che nessuno faccia domande e che tutti accettino che Lula da Silva sia stato eletto in modo “pulito”.
La seconda visione è quella di gran parte del popolo brasiliano che non vuole essere governato da un politico di ideologia comunista che considerano “corrotto”. Questi sono in piazza a protestare e a chiedere l’intervento dell’esercito per impedire a Lula di entrare in carica. In tutto il Brasile si vedono enormi manifestazioni eppure i media brasiliani fanno finta di niente e si limitano a idolatrare Lula.
Ebbene, il risultato di questo rapporto, oltre a riaffermare questi due punti di vista, ha portato anche delle rivelazioni sulla situazione. Secondo il documento rilasciato dai militari, non è possibile affermare che le urne siano prive di codice maligno che potrebbe alterarne il funzionamento. Hanno analizzato solo ciò che il Tribunale elettorale ha permesso, e questo, secondo i militari, ha ostacolato l’indagine legale. In altre parole, immaginiamo che il proprietario di un ristorante riceva gli ispettori sanitari e dica loro: “Potete ispezionare il mio ristorante quanto volete, ma non entrate in cucina”. Questo è ciò che è successo in Corte: hanno permesso all’esercito di ispezionare, ma solo dove volevano loro. Con questo, i militari hanno persino suggerito con una certa urgenza la formazione di una commissione d’inchiesta per indagare meglio sulla situazione delle urne.
In altre parole, hanno passato la palla alla Corte. Ora dobbiamo attendere gli sviluppi di questa vicenda. Ciò che mi lascia perplesso, e credo che lasci perplessi anche molti, è questo silenzio da parte del Presidente Bolsonaro. Non so se sia una strategia, ma a mio modesto parere credo che dovrebbe imporsi di più. Bolsonaro ha fatto un buon governo e ha saputo guidare bene il Paese in mezzo alla “pandemia” e alle conseguenze della guerra in Europa orientale. Possiamo essere in disaccordo con alcune delle sue ideologie, come io non sono d’accordo con l’approccio con Israele (che credo sia abituale), ma ha lavorato bene nel nostro Paese. Molto diverso da Lula che, oltre a essere al servizio di tutte le agende del globalismo, è già stato condannato per corruzione.
Ora dobbiamo aspettare: è già stato annunciato che tutte le manifestazioni continueranno con doppia forza nei prossimi giorni. Vogliono trovare una soluzione prima dell’inizio della Coppa del Mondo, perché sarà una grande distrazione per la gente. Non ho dubbi che il sistema darà questa coppa al Brasile, per distrarre il popolo con una “gioia” in mezzo al caos.