di Luigi Cortese

494 voti a favore per la risoluzione che riconosce Mosca come “sponsor del terrorismo”. Gli euro-parlamentari pentastellati si sarebbero astenuti, mentre Francesca Donato, e 3 del PD, avrebbero votato contro.

Nel testo votato, il Parlamento invita “l’Unione Europea ad impegnarsi nel creare un quadro giuridico per riconoscere gli stati indicati come sponsor del terrorismo”. Il primo da colpire sarebbe la Russia, istituendo misure nei suoi confronti che comportino serie restrizioni nelle relazioni con l’Unione Europea.

Sembra che i partiti che sono all’opposizione, nel parlamento italiano, sono riusciti a dividersi anche questa volta, mentre sembra essere stata compatta la posizione delle tre forze di maggioranza al governo: gli eurodeputati di Fdi, Lega e Forza Italia avrebbero tutti votato a favore della risoluzione che dichiara la Russia Stato che sponsorizza il terrorismo. Certo la posizione dei tre partiti di governo era ancora dubbia, ma all’esito del voto sembra che sia risultato palese l’abbandono, da parte di tutti, dell’ “ex amico” Vladimir Putin.

Immediata la reazione del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che sul suo canale Telegram avrebbe subito commentato “Accolgo con favore la decisione del Parlamento europeo di riconoscere la Russia come Stato sponsor del terrorismo e come Stato che utilizza metodi terroristici. La Russia deve essere isolata a tutti i livelli e ritenuta responsabile per porre fine alla sua politica terroristica di lunga data in Ucraina e in tutto il mondo”.

Questa notizia è un macigno sferrato, dal parlamento europeo, all’equilibrio geopolitico già instabile di questi mesi. L’Unione Europea se chiuderà i rapporti con la Federazione Russa porterà l’Europa in una crisi, economica e sociale, ancora più profonda. Il voto coeso del centro destra certifica la svolta europeista di quelli che una volta si facevano chiamare patrioti e sovranisti.

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