di Luigi Cortese
Dopo mesi di negoziati e proteste il governo kosovaro non introdurrà l’obbligo di sostituire le targhe delle autovetture per i serbi residenti nel Kosovo del nord.
La questione delle targhe, di per sé era una sciocchezza, era inquadrata in una più ampia crisi politica/territoriale che dura dal 2008, anno in cui il Kosovo dichiarò la sua indipendenza dalla Serbia. L’accordo è stato annunciato dall’alto rappresentante per gli Affari esteri dell’Unione Europea, Josep Borrell, che è stato il mediatore tra le parti.
L’accordo prevede la sospensione dell’obbligo dell’uso delle targhe kosovare al posto di quelle serbe da parte del governo di Pristina, mentre Belgrado non rinnoverà le licenze delle targhe serbe in uso oggi in Kosovo, oltre a non emetterne delle nuove.
Questa crisi va avanti dal mese di Agosto, quando il governo di Pristina decise l’obbligo delle targhe kosovare per tutti i cittadini, per molti la targa serba è un attestato di appartenenza, e fedeltà, al proprio paese, le proteste dopo l’annuncio sono state molto accese, fino ad arrivare alle dimissioni dei politici, di etnia Serba, nel Nord del Kosovo dalle loro cariche pubbliche.