di Luigi Cortese
Il The Telegraph riporta la notizia che il CEO di Pfizer, Albert Bourla, sarebbe stato denunciato dal regolatore dei farmaci del Regno Unito per le sue dichiarazioni, sui vaccini per i minori dai 5 agli 11 anni, reputate “vergognosamente fuorvianti ed estremamente promozionali”.
Il tutto sembra sia partito da un’intervista, rilasciata alla BBC dello scorso dicembre, dove Bourla avrebbe affermato “di non avere dubbi sui benefici della vaccinazione contro il Covid-19 dei piccoli dai 5 agli 11 anni”. Durante l’intervista, il CEO, avrebbe inoltre spaventato i genitori parlando di eventuali “sintomi gravi” che avrebbero avuto i loro figli contraendo il virus senza vaccino.
L’intervista risale al 2 dicembre, prima che il vaccino fosse approvato la fascia di età oggetto della denuncia. Qualche giorno prima UsForThem, un’associazione di genitori istituita per sostenere la difficile situazione dei bambini durante la pandemia, avrebbe presentato una denuncia all’autorità farmaceutica Prescription Medicines Code of Practice Authority (PMCPA).
A più di due anni dall’inizio della pandemia, ci troviamo ancora a parlare di “procurato allarme”, sì perché in tutto il mondo ci sono stati medici, politici e manager che hanno approfittato della paura per convincere i cittadini a vaccinarsi, queste notizie riaprono una ferita mai rimarginata, che per mesi ha visto chi non voleva piegarsi alla narrazione ufficiale subite ogni tipo di vessazione fino alla perdita del lavoro e del conseguente stipendio