di Luigi Cortese

Mohamed El-Erian, consulente economico di Allianz ed ex CEO di PIMCO, alla rivista Foreign Affairs avrebbe rilasciato una dichiarazione sul cambiamento economico e finanziario che, secondo l’economista, si dirigerebbe verso una profonda recessione.

Il commento di El-Erian è stato “Tre nuove tendenze, in particolare, lasciano intendere una tale trasformazione e probabilmente svolgeranno un ruolo importante nel plasmare i risultati economici dei prossimi anni: il passaggio da una domanda insufficiente a un’offerta insufficiente come principale freno pluriennale alla crescita, la fine della liquidità illimitata da parte delle banche centrali e la crescente fragilità dei mercati finanziari”, ha scritto El-Erian, “Questi cambiamenti contribuiscono a spiegare molti degli insoliti sviluppi economici degli ultimi anni e probabilmente determineranno ancora più incertezza in futuro, dato che gli shock saranno sempre più frequenti e violenti”.

El-Erian, nel suo intervento, sarebbe stato molto critico verso la Federal Reserve degli Stati Uniti, criticando la sua lentezza nel riconoscere “l’impatto distruttivo” dell’inflazione, questo, secondo l’economista, si ripercuoterà, inevitabilmente, sui cittadini e le aziende.

La politica economica, non solo degli Stati Uniti, è ormai assoggetta allo spettro dell’inflazione, poi c’è il problema della moneta a debito, che oggi è l’unica in circolazione. La moneta, sia la moneta di corso legale sotto forma di banconote che la moneta scritturale/bancaria sotto forma di impulsi elettronici, nasce come debito ed è di proprietà di colui che la presta, cioè il sistema bancario.

Il Professor Giacinto Auriti, noto giurista che porto il “signoraggio bancario” in tribunale, agli albori dell’Euro spiegò ufficialmente il “valore indotto della moneta”, ovvero il fatto che le banconote sono a tutti gli effetti “carta priva di valore”, non convertibile in oro come in passato, e hanno valore solo perché i cittadini gliene riconoscono: tizio accetta la banconota da caio in cambio di beni o servizi perché sa che potrà scambiarla a sua volta con beni o servizi: il valore della banconota è “indotto dalla accettazione della stessa”. In poche parole Auriti diceva che il valore né reale e oggettivo.

Il Prof. Auriti spiegava la proprietà della moneta, e la correlazione con il debito pubblico, con poche, ma esaustive, parole: “Le banche creano denaro dal nulla e lo prestano alle nazioni, indebitandole. Il debito pubblico è una vera e propria truffa perpetrata dai banchieri privati che gestiscono l’emissione monetaria a danno dell’umanità”.

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