di Luigi Cortese (foto Twitter)
Hakeem Jeffries sostituirà Nancy Pelosi alla guida del Partito Democratico statunitense, sarà il primo afroamericano a diventare il leader massimo del partito alla Camera dei Rappresentanti degli states.
435 voti segnano la fine dell’era Nancy Pelosi, iniziata nel 2007, e l’inizio del nuovo corso dei Dem che scelgono un “giovane” newyorkese di 52 anni afroamericano. “Un punto di svolta nella storia degli Stati Uniti” questo è quanto dichiarato da Chuck Schumer, leader della maggioranza al Senato. Sostenitore della riforma della giustizia penale, ha presentato riforme sull’uso eccessivo della forza da parte della polizia dopo le morti di Eric Garner e George Floyd. Vuole misure per il controllo delle armi e più libertà di scelta per le donne in campo riproduttivo.
Il cambio di guardia alla guida dei democratici arriva proprio nel momento in cui i repubblicani dovrebbero assumere il controllo della maggioranza della Camera, anche se solo per una manciata di seggi, dopo il risultato delle elezioni di midterm dell’8 novembre. L’esordio di Jeffries non sarà certo dei migliori, un sostenitore del Black Lives Metter, della gender fluid e di tutto quello che rende le nuove generazioni globlai e, soprattutto, globaliste si troverà a dover fare i conti con chi ha sempre avversato la sua visione di stampo progressista del mondo.