di Luigi Cortese
Il Prof. Giacinto Auriti, noto Giurista italiano, ha speso anni della sua vita nel parlare delle teorie economiche e della proprietà della moneta.
Il Prof. Auriti ha passato anni a fare informazione sul “Signoraggio bancario” e sulla proprietà della moneta, che secondo la sua teoria doveva tornare ad essere proprietà del popolo e non delle banche, Il “Signoraggio” nasce dall’antico scambio di metalli preziosi forgiati come moneta, i metalli di scarto usati per il pagamento della quota dovuta al “Signore”. che batteva moneta. è in pratica il “Signoraggio”. La nascita delle “banche” la possiamo ascrivere al periodo delle floride Repubbliche Marinare italiche, quando i “Signor” accumulavano ricchezze nelle botteghe degli orafi, i quali iniziarono a produrre i “certificati di valore”, inventando la Riserva Frazionaria, cioè certificavano ricchezze inesistenti contando sul fatto che i loro clienti non avrebbero ritirato il loro oro tutti allo stesso momento.
Oggi la Moneta è anche elettronica, senza riserva aurea e privata, scollata cioè dagli enti pubblici. In questo modo, come detto più volte da Auriti, la Moneta diventa fattispecie giuridica, in quanto ha valore creditizio e convenzionale e, pertanto, costituisce oggetto della scienza del Diritto. Chi oggi ha la proprietà dell’emissione di Moneta controlla la politica economica ed il Diritto; espropriando il popolo dalla proprietà della Moneta lo si è schiavizzato, chi stampa Moneta oggi si arricchisce, senza lavorare, intascandone il valore nominale più gli interessi, assolvendo solo al costo tipografico, addirittura nullo se si tratta di moneta elettronica.
Di conseguenza la Moneta, come asserito da Auriti, ha un valore indotto da pure convenzioni sociali, in quanto il valore legale non è dato dalla tipografia o dal sistema elettronico che la emette, ma dalle persone che lo accettano e lo riconoscono come mezzo.
La concezione moderna della Moneta, è intrinseca della “filosofia monistica hegeliana” e non più in quella dualistica “aristotelico-tomistica”, che riconosceva un Soggetto e un Oggetto, quindi finisce per diventare fine, cioè si arriva alla mercificazione dell’essere umano, che scompare nelle menzogne di fantasmi giuridici. “Monismo e Relativismo” si legano al Neoliberismo, al capitalismo di una Casta apolide sovranazionale e mondialista, che usa i “Diritti umani” e gli “Istituti di Diritto internazionale” per difendere se stessa: aborto, ideologia gender, masse migratorie, fabbrica del consenso multimediale, ingegneria sociale.
Per questo si può asserire che siamo davanti al tentativo di annientare i valori cristiani, delle comunità tradizionali, perché nello scenario prospettato in precedenza questo diventa obiettivo prioritario. La Moneta, così, diventa Moneta del Diavolo che divide et impera. La ricetta per combattere questo scenario nichilista, decadente e desacralizzato, volto al culto della morte, è la consapevolezza e il ritorno alla difesa delle proprie Radici, alla Sovranità, in primis monetaria come Moneta del Popolo.
E da qui che il geniale Professor Auriti dà vita all’esperimento-laboratorio del “Simec”: una Moneta parallela ed alternativa. Da qui nascono processi legali contro il Signoraggio, le cui sentenze daranno ragione al Professore, mettendo in luce il sistema “usurocratico”, termine coniato da Ezra Pound per indicare il potere delle banche.
Voglio concludere con le parole del Prof. Auriti, parole di buon auspicio che sono da sempre impresse nella mia memoria: “Siamo destinati a vincere perché questa battaglia porta con sé la forza della Verità”.
Un giorno, non nella sola Italia ma nel mondo, dedicheremo Ogni piazza della Libertà a Giacinto Auriti, ed ai paladini della Libertà suoi pari.
Questo è un articolo due volte grande: una perché punta dritto al cuore dello strumento, la proprietà della moneta, e l’altra perché punta dritto anche alla relazione fra lo strumento e l’intenzione.
Esiste il martello, ed esiste la mano che lo brandisce. Esiste lo strumento, ed esiste l’intenzione dietro di esso.
Quello che personalmente definisco il più grande crimine contro l’Umanità dell’intera storia umana, il furto della proprietà della moneta all’unico suo legittimo proprietario, TU, è lo strumento.
Le filosofie perverse studiate per mettere le persone le une contro le altre e degradarle a bestie e cose, sono anch’esse strumenti.
La verità dietro il più grande crimine contro l’Umanità dell’intera storia umana è fondamentalmente semplice; si tratta di avere la spina dorsale per guardarla dritta in faccia:
https://economicsuppression.org/it/copertina/di-cosa-stiamo-parlando.html
Questa semplicità poi si dipana in una matassa, che per quanto fitta, una volta compresa non ha più segreti:
https://economicsuppression.org/it/la-pietra-filosofale
Ma anche l’intenzione dietro lo strumento, una volta compresa non ha più segreti:
https://economicsuppression.org/it/il-nucleo
Si tratta solo di avere la spina dorsale per guardare tutto questo dritto in faccia.
Il Bene non ha bisogno di nascondersi perché vuole il tuo bene ed è fondato sulla verità e sulla semplicità. Il Male deve mentire per nascondersi ed ingannarti perchè vuole il tuo Male, e quindi è fondato sulla menzogna e sulla complicazione, anzi più precisamente sull’inversione totale, e noi avvertiamo di vivere immersi nell’inversione.
E l’economia non fa eccezione. Anzi.
“Sapere Aude. (Abbi il coraggio di sapere)”
Proverbio latino, da la.wikiquote.org
“Non è poi un male che il popolo della nazione non capisca il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo capisse credo che ci sarebbe una rivoluzione prima di domattina.”
Henry Ford, come citato in: Jim Marrs, Rule by Secrecy
“Lo scopo di studiare economia non è acquisire una serie di risposte preconfezionate su questioni economiche, ma imparare ad evitare di venire ingannati dagli economisti.”
Joan Robinson, da en.wikiquote.org
https://economicsuppression.org/it/sorvolo-2.html