di Roberta Lasi

Ci risiamo. Si sta ripetendo anche negli USA con il superfondo Blackstone, una situazione similare alla cinese Evergrande, dove, sottostanti immobiliari opachi nelle consistenze, nelle valutazioni e nei rendimenti, sembrano l’ennesimo granellino per l’innesco di un crollo sistemico. Nel caso di Evergrande intervenne massicciamente il governo cinese con la sua banca centrale, qui bisogna vedere che intenzioni ha il governo statunitense.

È notizia di qualche giorno fa, che sono state bloccate le richieste di rimborso degli investitori. E l’ombra dello scoppio di una bolla immobiliare come, se non peggio, di quella del 2008 si sta facendo strada.

D’altronde, nulla si è fatto in questi anni per porre dei correttivi normativi per evitare tale rischio. All’epoca la FED stette alla finestra a guardare. E ora? Non sembra un buon segno il fatto che si stia parlando di un suo maxi rialzo dei tassi, in una economia statunitense, dove, nei suoi primi due anni, l’amministrazione Biden si è ben guardata dal riprendere una politica espansiva interna. Che alla FED ed alla amministrazione Biden piacciano le finestre? Ma se va di questo passo, vengono erosi i muri che le sostengono.

https://www.ilsole24ore.com/art/troppi-riscatti-blackstone-congela-fondo-real-estate-e-wall-street-si-preoccupa-AEbKF0LC

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