di Luigi Cortese

Sarebbe prevista per domani una conferenza stampa del dipartimento statunitense dell’Energia, il cui scopo previsto è quello di annunciare il risultato degli scienziati americani che sarebbero stati in grado, per la prima volta nella storia, di produrre una reazione di fusione nucleare che genera più energia di quella necessaria per innescarla.

Questo è quanto scrive il Washington Post arrivando anche a parlare di “una pietra miliare nella decennale e costosa ricerca per sviluppare una tecnologia che fornisca energia illimitata, pulita ed economica”. Il quotidiano statunitense, entusiasta della scoperta, paragona la scoperta al “Santo Graal” dell’energia senza emissioni di carbonio che gli scienziati inseguirebbero sin dagli anni ’50.

Alcuni ricercatori, intervistati in modo anonimo dal Washington Post, avrebbero confermato la notizia. Le ricerche sarebbero state portate avanti presso la National Ignition Facility ospitata nei Lawrence Livermore National Laboratory, in California. Sembrerebbe che lo scopo finale della ricerca sulla fusione sarebbe quella di replicare la reazione nucleare attraverso la quale si crea l’energia sul sole. Gli esperimenti fatti in tutti questi anni sarebbero stati dei grossi fallimenti, in quanto sarebbero stati in grado di innescare la fusione, ma impiegando, per ottenerla, molta più energia di quanto poi ne rilasciasse la reazione stessa.

Sulla notizia sarebbe intervenuta anche Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, dichiarando che con questa scoperta gli Stati Uniti “dimostrano ancora una volta che investire nella fusione nucleare è un impegno da portare avanti” evidenziando poi che “abbiamo bisogno di vari approcci per garantire questa energia pulita in futuro, ma questo dimostra che vale la pena intensificare il lavoro e la ricerca”.

Certo la notizia di una scoperta di energia pulita e a basso costo non può che far piacere, visto gli aumenti dei costi per l’energia. Ma le tempistiche di questa scoperta potrebbero sembrare alquanto sospette: nella mente di un libero pensatore si troverebbero troppe coincidenze con una crisi energetica mondiale, verificatasi per le sanzioni volute e imposte proprio a partire da Washington. Potrebbe sorgere anche il dubbio che questa scoperta non sia avvenuta oggi, ma che sia stata mantenuta segreta per tempi più propizi e per gli scopi mediatici degli Stati Uniti. Ma oggi i liberi pensatori sono etichettati come complottisti e messi alla berlina dai media tradizionali legati al pensiero unico.

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