di Luigi Cortese (foto Twitter)
Joe Biden, il 7 dicembre, ha firmato la legge “Speak Out Act” che, secondo quanto riportato dall’account Twitter, è “una legge che consentirà ai sopravvissuti di parlare di aggressioni e molestie sessuali sul posto di lavoro e di aumentare l’accesso alla giustizia”.
Lo stesso giorno sempre su Twitter va in tendenza una donna, di nome Tara Reade, che avrebbe lanciato accuse di violenza sessuale contro il presidente durante la stagione delle primarie democratiche del 2020. Reade lavorava come membro dello staff, nel 1993, dell’allora Senatore Joe Biden. Secondo quanto da lei raccontato, avrebbe subito da Joe Biden un aggressione sessuale al Campidoglio, situaizone che avrebbe portato alla presentazione di una denuncia da parte della Reade sull’accaduto, che sembra sia stata, sempre secondo quanto racconta la donna, insabbiata. Naturalmente la storia è simile a tante altre emerse negli anni, uomini potenti che usano la loro posizione per mettere a tacere le vittime. Oltre ai presunti sforzi da parte del team di Biden per mettere a tacere la Reade, sembrerebbe che siano emersi anche delle intromissioni del Dipartimento di Giustizia, che avrebbe emesso un mandato di comparizione nei confronti di Twitter, e che in seguito l’account della ragazza sia stato in qualche modo sabotato per renderlo meno visibile. Questo sembrerebbe emerso dai file di Twitter, ma non si trovano ancora riscontri oggettivi.
La notizia, in vista dell’insediamento della nuova Camera, è allettante per i Repubblicani che stanno già preparando una serie di interventi per poter esercitare una supervisione sull’amministrazione Biden. Le accuse di Reade potrebbero essere la principale forma di attacco, anche perché la Reade si sarebbe detta disponibile a testimoniare davanti al Congresso.
Ogni notizia è da verificare e non spetta a noi emanare alcuna sentenza. Ma sarebbe logico che quanto detto dalla Reade venga approfondito e che, nel nome dell’eguaglianza sociale e della giustizia, se considerato colpevole il Presidente degli Stati Uniti sia processato come un semplice cittadino senza il timore reverenziale della sua carica.
https://www.rt.com/news/568264-tara-reade-allegations-biden/