di Luigi Cortese
L’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI), associazione “cattolica” come recita lo statuto agli articoli 1 e 9, promuove sul proprio sito la dicitura “genitore 1 e genitore 2”. Sulla questione è intervento Antonio Brandi, Presidente di ProVita, con una nota molto piccata dal titolo
“Ora basta! Devono finire i tentativi di stravolgere l’ordine normale delle cose ed il concetto del Creato”.
Secondo Brandi l’AGESCI sta promuovendo l’utilizzo della dicitura “genitore 1 e genitore 2” al posto dei più appropriati “padre e madre”, e questo rappresenterebbe l’effettiva svolta dell’associazione “contro la ragione ed il buonsenso”.
L’azione di sostituire la dicitura di “padre e madre” con “genitore 1 e genitore 2” è un palese attacco alla famiglia, un tentativo di di eclissare la famiglia in nome di un entità astratta senza anima. Infatti Brandi nella sua nota richiama questo concetto, restando però interdetto che a farsi promotore di questo sia un’associazione dichiaratamente cattolica.
Anche Papa Francesco ha più volte condannato il tentativo di imporre l’ideologia gender, sottolineando le insidie contro la famiglia. Ricordiamo le parole del Pontefice durante il discorso al Corpo Diplomatico, pronunciato nella Sala Clementina nel gennaio 2016, in quella occasione disse che oggi la famiglia è “minacciata dai crescenti tentativi da parte di alcuni per ridefinire la stessa istituzione del matrimonio mediante il relativismo, la cultura dell’effimero, una mancanza di apertura alla vita”.
Sono anni che si tenta, sia a livello politico che sociale, di eclissare l’istituzione del “matrimonio”. Con l’adozione di termini generici, che agli occhi dei più può essere un inerzia, si tenta di far passare l’idea di “famiglie omogenitoriali” con passaggi piccoli e al momento insignificanti. E, come ribadito da Brandi, che a farlo sia un entità che si professa cattolica è sintomo di qualcosa che sta muovendo nel profondo ad ogni livello.