di Luigi Cortese

“La pandemia da Covid-19 ha determinato una battuta d’arresto nella lotta al cancro, causando in Italia, nel complesso, un forte rallentamento delle attività diagnostiche in campo oncologico. Mai come adesso è necessario offrire le pratiche migliori di prevenzione, cura e assistenza”, con queste parole il Ministro Schillaci aveva promesso 10 milioni di Euro per i malati oncologici. Ma così non è stato.

La Legge di bilancio, varata dalla Camera, presenta, ancora una volta, un aumento dell’importo stanziato per la lotta al Covid, compreso l’acquisto di vaccini, mentre non c’è traccia delle promesse di Schillaci.

Questa è un ennesima ingiustizia verso i cittadini fragili, verso chi negli ultimi due anni si è visto abbandonato dallo Stato. Nel 2021 si è stimato che sono stati circa un milione i casi di cancro non diagnosticati in Europa a causa della pandemia da Covid-19, portando a diagnosi più tardive e a una minore sopravvivenza complessiva.

La risposta a chi ha chiesto conti delle promesse di Schillaci è stata “non ci sono soldi”. Si trattava di 10 milioni, mentre è stato messo a bilancio quasi un miliardo di minori entrate grazie alla pace fiscale concessa alle società di serie A di calcio morose con il fisco, che possono dilazionare il proprio debito in 5 anni con il 3% di interessi e sanzioni ridotte.

A presentare questo emendamento è stato Claudio Lotito, Senatore di Forza Italia e patron della Lazio. Lo stesso che da anni ha speciali accordi fiscali per non pagare quanto dovuto al fisco.

Siamo in uno Stato dove un laureato che non trova lavoro può essere supportato per pochi mesi, e ancora meno se non accetta in qualunque lavoro. Uno Stato dove gli over 50, perché troppo costosi rispetto ai più giovani, sono lasciati senza alcun tipo di supporto. Uno Stato dove i disabili sono costretti ad accettare le briciole. Uno Stato dove non si curano i malati oncologici, ma gli si chiede sacrifici in nome del dio pagano covid19.

Ma rallegratevi, si potrà sempre tifare per 22 ricchi che rincorrono una palla, continuando ad assumere il metadone di Stato, che distrae dalla demolizione dello stato sociale.