di Gloria Callarelli
Il 27 dicembre scorso l’associazione “Contiamoci!” ha scritto una lettera aperta al Presidente del Consiglio on. Giorgia Meloni sulla cessione della sovranità sanitaria all’OMS in merito ad una dichiarazione d’intenti sottoscritta al G20 anche dal governo italiano: si parla di tentativi celati di introdurre il passaporto vaccinale o comunque sistemi di controllo; tentativi che già il prossimo 27 febbraio 2023 potrebbero diventare effettivi, qualora il governo decidesse in tal senso, e nel giro di qualche mese attuati. Ecco la lettera:
1. Il Governo italiano, in data 16.11.2022 ha sottoscritto a Bali, in occasione della riunione del G20, una dichiarazione d’intenti in cui fra l’altro si legge (art.23) “Riconosciamo l’importanza di standard tecnici e metodi di verifica condivisi, nel quadro dell’IHR (2005), per facilitare viaggi internazionali senza soluzione di continuità, interoperabilità e riconoscimento di soluzioni digitali e soluzioni non digitali, inclusa la prova delle vaccinazioni“. Anche se non è nominato esplicitamente, tale dizione prefigura un impegno dei governi alla realizzazione del cd Passaporto Vaccinale Internazionale, di cui si dovrebbero dotare i cittadini dei paesi aderenti per poter viaggiare a livello internazionale. A prescindere dalla terminologia alquanto ambigua, queste espressioni, assieme ai passaggi successivi del documento, manifestano la chiara tendenza ad introdurre massivamente sistemi di controllo includenti l’Identità Digitale (es. riconoscimento facciale), la “prova di vaccinazione” (non solo per il Covid-19, ma per tutte quei patogeni che verrebbero indicati dall’O.M.S., riconosciuta come unico referente ufficiale) e certificati digitali.
2. Pare quasi inutile sottolineare come attraverso la cosiddetta “prova di vaccinazione” si torni a introdurre surrettiziamente un “green pass” e a collegarlo con la vaccinazione, che diverrebbe di fatto un obbligo prima per viaggiare e poi, con facile previsione in base a quanto già vissuto in era pandemica, per ogni aspetto della vita sociale: scuola, università, spazi pubblici, ospedali, RSA, ristorazione e via dicendo. L’intesa, che nei programmi diventerà operativa e vincolante a partire dal 2024, contempla “de facto” la cessione totale della sovranità sanitaria dei singoli stati, oggi in carico ai governi, all’O.M.S, tramite la firma di un contratto vincolante. Questo tipo di dichiarazioni e di intenti, sottoscritti internazionalmente, appaiono pesantemente in contrasto con l’abolizione dell’obbligo vaccinale e del “green pass” voluti dall’attuale governo e pure decisi recentemente dal Parlamento. Nonostante le potenziali rilevanti implicazioni sulla vita delle persone che questo accordo può comportare nel breve, nel medio e nel lungo termine, nessuna consultazione dei cittadini Italiani e neppure delle forze parlamentari è mai stata fatta. Su tale incombente processo di centralizzazione e delega dei poteri a organismi sovra-nazionali, il sistema dell’informazione mainstream non ha fornito gli approfondimenti che un cambiamento come questo richiede per consentire ai cittadini di poterlo comprendere.
3. L’O.M.S. (W.H.O.: Organizzazione Mondiale della Sanità) è un organismo dell’O.N.U. (Organizzazione delle Nazioni Unite). Quindi, un’istituzione intergovernativa, sovra-nazionale, finanziata per una quota minima dagli Stati che vi partecipano (circa il 14% del budget). I rimanenti fondi arrivano da donazioni. Primo contribuente in assoluto è la Fondazione Bill e Melinda Gates con 551 milioni di USD, seguita subito dopo, in classifica, da GAVI Alliance (organizzazione fondata sempre da Bill Gates nel 2000, focalizzata e specializzata nei vaccini, partecipata da Big Pharma), con un contributo di 246 milioni di USD. Cioè i due più importanti finanziatori privati dell’OMS hanno enormi interessi diretti nel settore dei vaccini e dei farmaci. Senza prendere in considerazione le erogazioni dirette di case farmaceutiche (Glaxo, Sanofi, Merck) e dei governi USA, UK, Tedesco e Cina che detengono o partecipano a brevetti sui vaccini Covid-19. Pertanto, stiamo parlando di un’organizzazione che non può essere considerata in alcun modo indipendente, in quanto finanziata da soggetti che hanno pesantissimi conflitti d’interessi, capaci di forti condizionamenti sulle scelte e decisioni dell’O.M.S.
4. Nella gestione della pandemia Covid-19, peraltro, non si può certo affermare che l’O.M.S. abbia brillato, per tempestività degli interventi all’inizio della pandemia, per trasparenza, per capacità gestionali (ha regnato per 3 anni la confusione massima con continue informazioni inattendibili e contraddittorie), o infine per risultati ottenuti. I Paesi, infatti, che hanno seguito pedissequamente le raccomandazioni formulate dall’O.M.S., tra cui l’Italia, non solo hanno ottenuto i peggiori risultati in termini di numero di morti COVID-19 per milione di abitanti e per tasso e durata del contagio nel tempo, ma hanno anche subito danni all’economia del Paese con perdite di posti di lavoro e impoverimento delle persone e delle famiglie.
5. Entro il prossimo 27 febbraio 2023, il governo italiano dovrà completare il dibattito e licenziare una decisione. Se la decisione fosse favorevole alla firma del contratto (attualmente disponibile nella forma cosiddetta “Zero draft”), l’O.M.S. sarebbe legittimata ad accentrare le decisioni collegate al controllo della diffusione dei patogeni, nonché dirigere le operazioni per controllare i cittadini secondo le direttive ritenute necessarie, anche nei singoli Paesi. Tale organizzazione, in gran parte finanziata da privati, non solo manterrà il potere assoluto di dichiarare una pandemia o una crisi sanitaria usando i suoi criteri non negoziabili (già oggi è così), ma potrà anche dettare le regole e indicare tutti gli strumenti gestionali ritenuti utili, in modo insindacabile, ai paesi aderenti. Tutte le prerogative e i poteri, quindi, oggi in capo al nostro Ministro della Salute e alle Regioni in tema di gestione di epidemie e crisi sanitarie, cioè la salute pubblica degli Italiani, verrebbero ceduti preventivamente e insindacabilmente ad una terza parte non indipendente e trasferiti “de facto” all’O.M.S. La Commissione Ue, nel frattempo, ha già provveduto a recepire il documento programmatico in attesa della firma del contratto dei singoli paesi.
Si richiede a codesto governo di non introdurre sistemi di controllo digitale, lasciapassare o strumenti analoghi che implichino direttamente o indirettamente obblighi vaccinali o di altra natura. si richiede inoltre di non firmare alcun documento che preveda direttamente o indirettamente la cessione della sovranità in campo sanitario a organismi internazionali (es. OMS o UE).
speriamo che tutto questo sia rivisto e lasciare a chi a competenza e capiscano che non serve a nulla come già dimostrato
,serve solo fare cassa ai sig.ri imprenditori
‘speriamo…’ chi di speranza vive disperato muore, si dice…
Sarebbe un rinunciare alla libertà, la dittatura continua!!! Draghi docet
Organinazione Mafiosa Selettiva
Che vergogna.
no a sistemi di controllo digitali
Che delinquenti a sto giro spero nella rivolta armata..il vax non ferma e trasmette il fantavirus ma questi continuano….pazzesco
Nn ci Sono parole per commentare. La liberta e’sempre piu un’utopia.
Nn ci Sono parole per commentare. La liberta e’sempre piu piu un’utopia.
Le previsioni illustrate sono terribili, sarebbe una dittatura ormai palese.
Ma vogliamo scherzare? Confido nel buon senso della Meloni, che si rifiuti di firmare per l’appecoronamento di massa!