di Luigi Cortese (foto Twitter)
Il neo ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha annunciato un cambio di passo nella politica con la Russia. Israele aveva apertamente criticato l’attacco della Russia all’Ucraina fino a inasprire le relazioni con il paese di Vladimir Putin.
Cohen ha annunciato che continueranno a fornire aiuti umanitari all’Ucraina, ma che Israele farà un passo indietro sul conflitto non condannando più pubblicamente la Russia, e che nel frattempo elaboreranno una politica “responsabile” sulla guerra e “preparerà una presentazione dettagliata al gabinetto di sicurezza su questo tema”. Cohen per cercare di migliorare le relazioni con la Russia nella giornata odierna chiamerà il suo omologo russo, Sergei Lavrov. Ciò segnerebbe la prima telefonata tra i ministri degli esteri dei paesi dall’inizio della guerra.
Nei gironi scorsi, sui rapporti tra Russia e Israele, il primo passo fu fatto da Vladimir Putin che aveva chiesto il “rafforzamento della cooperazione russo-israeliana in tutti i settori”. Dichiarando, il 29 dicembre: “Spero che il nuovo governo sotto la sua guida continui la linea di rafforzamento della cooperazione russo-israeliana in tutti i settori a beneficio dei nostri popoli, nell’interesse di garantire la pace e la sicurezza in Medio Oriente”.
Dall’inizio del conflitto Russo-Ucraino, la Federazione Russa aveva più volte accusato Israele di fornire attività di intelligence, equipaggiamento e combattenti all’Ucraina. Ricordiamo che più volte il Governo di Kiev ha dichiarato che grazie agli aiuti israeliani è stato possibile abbattere i droni russi. Questo cambio di passo nella politica estera di Israele potrebbe anche significare l’abbandono da parte dell’Occidente della causa Ucraina, staremo a vedere nei prossimi giorni cosa farà il Governo Biden.