di Gloria Callarelli
Il filosofo Fusaro, il giornalista Blondet, lo scrittore Lilin, e poi intellettuali e politici, ma soprattutto, tanti artisti. Tutti uniti contro le decisioni ideologiche e suicide di cancellare la cultura russa in nome di scelte politiche a senso unico. Una volta fu il rogo dei libri: oggi il niet è sempre lo stesso anche se avviene con il sorriso sulla bocca e nei salotti bene Firmiamo la petizione QUI. Di seguito il testo della petizione:
Il teatro la Fenice di Venezia ha annullato il concerto della famosissima pianista ucraina Valentina Lisitsa. La motivazione ricalca quella data recentemente in numerose occasioni: l‘inopportunità di invitare a manifestazioni culturali in Italia artisti russi o legati alla cultura russa.
Il giornale Fahrenheit2022 ha deciso di lanciare questa petizione per chi ritiene ingiusto che la ragion di Stato (non condivisa da milioni di Italiani) superi la legittima circolazione di artisti e di opere appartenenti alla straordinaria cultura russa o legate al mondo filo-russo. In particolar modo riteniamo che proprio la cultura sia lì per sanare le ferite, per portare un messaggio di bellezza, mentre gli artisti sono il miglior viatico per la fratellanza dei popoli. Non esiste discriminazione più odiosa di quella culturale verso artisti colpevoli di essere liberi e verso un popolo che ha sempre mostrato amicizia nei confronti del nostro. Oltretutto l’artista in questione è di nazionalità ucraina: il paradosso è che queste decisioni vengono prese in solidarietà al popolo ucraino…ecco. Dobbiamo intendere che esistano ucraini di serie A e ucraini di serie B? O decisioni del genere tradiscono le reali motivazioni che altro non sono se non politiche? Chiediamo al sig. Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano di intervenire con un gesto pacificatore riprogrammando il concerto di Valentina Lisitsa e incoraggiando teatri e istituzioni a non discriminare mai più per nessun motivo un artista.
Primi firmatari
Gloria Callarelli – Giornalista; Diego Fusaro – Filosofo; Nicolai Lilin – Scrittore; Nicole Calabresi – Soprano; Maurizio Blondet – Giornalista; Marco Arcieri – Musicista; Paolo Tagliamento – Musicista; Massimo Scattolin – Musicista, Concertista; Uendalina Faleschini – Artista; Giovanni De Angeli – Musicista; Nino Galloni – Economista; Dina Nerozzi – Medico; Stefano Valdegamberi – Politico; Vanni Frajese – Medico; Pino Nicotri – Scrittore; Gianfranco La Grassa – Filosofo; David La Vela – Editore; Roberto Fiore – Politico
Firma qui la petizione anche tu! Basta con questo insensato odio anti russo, basta con la cancel culture!
no alla cancel.culture
stop nazismo
Bongiovanni
già nel nome, l’idea di cancellare la cultura mi ricorda i roghi dei libri di antica memoria.
la meravigliosa cultura russa non dovrà mai essere dimenticata
Firmo
no alla cancellazione culture!
Condivido la petizione
No alla censura della cultura… L’arte, come lo sport, appartengono a tutti coloro che desiderano accedervi, al di là della nazionalità, religione, ideologia politica..
Tutto questo è vergognoso!
Un grande abbraccio al popolo Russo.
ok
Nessuna discriminazione dovrebbe mai essere consentita.
Sono molto d’accordo con questa iniziativa
La cultura non ha etnia è universale e portatrice di sani valori
Cultura libera
No woke and cancel
Dovrebbero vergognarsi coloro che hanno proposto una simile azione e tutti quelli che non firmeranno. Ma come si fà a chiedere una simile oscenità
la cultura è sicuramente una via privilegiata per rafforzare la fratellanza tra i popoli; negarlo per qualsiasi ragione è da ipocriti.
Voglio ascoltare di nuovo radio Sputnik e vedere Russia today censurate voglio ascoltare il punto di vista di tutti ma che razza di Democrazia avete creato ?
firmo
cancel che? Per sempre Russia
Cancel in realtà è censura.