di Vittoria Fiore

Il lockdown e le restrizioni durante la pandemia hanno sconvolto la vita di tutti, compresi bambini, anche appena nati, e adolescenti. Non sono osservazioni campate per aria, ma la risultante di ricerche e denunce effettuati nei mesi della cosiddetta pandemia.

Numerosi studi, infatti, hanno segnalato un grave aumento di irritabilità, disturbi del sonno, disturbi d’ansia e reazioni regressive che hanno colpito i bambini di ogni età. In Italia lo studio più esteso sul comportamento dei bambini in isolamento è stato realizzato dall’ospedale Gaslini di Genova: su un campione di 41 bambini sono stati raccolti 78 sintomi. Molti bambini hanno manifestato movimenti ritmici e pensieri ossessivi specialmente prima di prendere sonno, altri invece tic a volte violenti e movimenti involontari. Inoltre sono stati segnalati 9 casi di bambini che. finito il lockdown, non volevano più uscire, neanche per incontrare i loro amici preferiti. Per i bambini più piccoli invece è come se il loro naturale sviluppo si fosse bloccato: gravi ritardi nella comunicazione e nelle capacità motorie.

I dati che più spaventano però sono quelli del “Head Start program” americano che ha osservato l’impatto sociale dei bambini e adolescenti; i disturbi mentali sono aumentati del 40-60% e i suicidi del 100-200%. L’aumento di abusi su minori è del 10-20%, probabilmente a causa dello stress e dell’isolamento. Inoltre in un solo anno la povertà minorile è aumentata di 200mila unità, e ha costretto migliaia di bambini a lavorare soprattutto nei paesi del terzo mondo. Si stima che 228.000 bambini nell’Asia meridionale siano morti a causa di insidie ​​della catena di approvvigionamento.

Questi dati sono quindi la prova che il lockdown non ha portato nessun beneficio su salute, solo economia danneggiata così come popolazione a livello sociale. L’aver proceduto con questi sistemi, ben sapendo dei danni che avrebbero potuto arrecare soprattutto alla popolazione più giovane, non dovrà essere dimenticata da nessun tribunale della storia. Nè in terra, nè in cielo.

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