di Gloria Callarelli
“I leader di oggi si trovano di fronte al più grande problema di azione collettiva del nostro tempo: affrontare il cambiamento climatico e il collasso dei nostri ecosistemi. Sappiamo quanto saranno devastanti per la vita sulla Terra gli effetti del riscaldamento delle temperature e del degrado dell’ecosistema. Ma c’è anche molto che dobbiamo ancora capire come, una volta superati i punti critici dei confini planetari, la vita per l’umanità cambierà irreversibilmente”.
Ma torniamo a noi. Collasso, devastanti, critici, irreversibilmente. In poche righe gli esperti di Davos utilizzano un linguaggio che farebbe impallidire l’Apocalisse. Ma, drammaturgia a parte, vorrei fosse chiaro di cosa stiamo parlando e come lorsignori, ammesso e non concesso ci sia il problema, intendono risolverlo. Prendiamo atto che per i “leader” questi sono i problemi impellenti del mondo. Un caldo terrificante che ci ammazzerà tutti e poi gli animali che emettono gas.
Per loro non è al primo posto la famiglia, la necessità di fare figli per non scomparire (oltre che per costruire un qualcosa di unico). Non sono al primo posto i bambini, il loro benessere, la loro sana e corretta crescita. Il loro futuro. Al massimo se c’è una preoccupazione è tutta questione di arcobaleni e unicorni. Non è al primo posto nemmeno la lotta all’aborto. Figurarsi… con tutte le cliniche che ci lavorano e le pillole che si vendono. Non sono nemmeno al primo posto gli anziani. E non è al primo posto nemmeno la lotta all’eutanasia, tutt’altro. Del resto ce lo dicono in tutte le salse che siamo troppi. Non è al primo posto la crisi, la mancanza cronica di lavoro, l’immigrazione caotica e forzata. Non lo è stata al primo posto la mala gestione del Covid. Non lo sono gli effetti del siero genico, i conflitti di interesse di questi padroni, non lo è una guerra suicida per procura, perché tanto la guerra è pace (anzi: che bello possiamo rivedere la questione energetica!), non lo sono le bollette, il caro benzina (tanto c’è l’elettrico), non lo sono stati i lavoratori sospesi, i disagi mentali arrecati alla popolazione intera (anche ai giovanissimi) rinchiusa come bestiame da macello nei lager confortevoli delle città. No anzi: è oggetto di studio, tant’è che per loro la “salute mentale” è uno dei temi da discutere al Forum. Embè direte voi: dopo tutti i danni che questi sistemi di governo hanno causato in questi anni…altro che forum ci vorrebbe.
Per questi esperti dobbiamo fare di più per il clima, dobbiamo mobilitare molto di più i giovani, addirittura scomodare i tribunali. Mangiare gli insetti magari non sarà più sufficiente (non dimenticatevi di vedere il film sopra menzionato…). E poi scusate l’esempio un po’ macabro… Ma, chissà: forse domani dovremmo strapparci la pelle per non sudare e non inquinare…Oppure non bere per non terminare l’acqua…Oppure non respirar…Ah già! Ma avremmo le mascherine e in realtà stiamo già aiutando il pianeta (che bravi cittadini siamo) non emettendo troppa anidride carbonica all’esterno.
Ricordatevi: la “nuova normalità della terra” è l’obiettivo. Ci aspettano cavallette, fame, migrazioni per il clima (mi sembra già di vederli quelli delle varie ONG…). Però non preoccupiamoci che a Davos stanno pensando a noi (e siamo solo al secondo giorno). Mi viene solo un dubbio: ma siamo sicuri che questi esperti hanno capito in che mondo vivono?