di Ettore Lembo
Sembra che la Meloni stia confermando in ogni modo la tesi dei Russi i quali asseriscono che l’Italia è contro di essi e schierata con l’Ucraina.
Forse non è servito l’avvertimento che i Russi hanno dato la scorsa settimana, avendo escluso l’Italia come mediatori di pace, perché schierati e di parte. Convinzione frutto di una non certo brillante posizione che il governo Italiano continua a portare sempre più avanti, in maniera mediatica e propagandistica. A contribuire e rafforzate questa convinzione anche l’incredibile affermazione fatta a Porta a Porta: “Giorgia verrà in Ucraina molto presto, ci sostiene ed è una persona molto concreta”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’anticipazione dell’intervista a Bruno Vespa per ‘Porta a Porta’ rispondendo alla domanda su come siano i rapporti con Giorgia Meloni e sulla sua prossima visita a Kiev. Deve poi fare riflettere la frase di Zelensky quando dice: “Anche l’Italia sarà costretta a entrare in guerra”. Che continua: “Se non fermiamo Putin, altro che Unione Europea. Ci sarà la Terza Guerra Mondiale”.
Così, non si è fatta attendere la risposta Russa, proferita direttamente da Lavrov, il quale esclude colloqui di pace con Zelensky. Infatti Lavrov asserisce che: “Iniziative di pace bizzarre per la risoluzione del conflitto”, perché “è l’Occidente, e non l’Ucraina” a decidere questi eventuali negoziati, che comunque “non hanno senso” perché l’Occidente sta usando l’Ucraina per ottenere un “dominio totale”. In una conferenza stampa a Mosca, Lavrov ha detto che gli Stati Uniti e i suoi alleati vogliono mettere in pratica “una soluzione finale” contro la Russia “come Hitler per gli ebrei”. Gli Usa non hanno proclamato “una mobilitazione parziale” (come la Russia), ha spiegato, ma una “mobilitazione totale di tutto l’Occidente” per puntare al “dominio” del mondo. E per questo le relazioni tra Russia e Usa “non saranno più quelle che erano un tempo”. “Le cose non saranno mai più le stesse. Abbiamo avvertito molto tempo fa dicendo, beh, ragazzi, non ci sarà mai una situazione in cui ci mentirete, firmando documenti e poi rifiutando di attuarli”.
Lavrov ha anche sostenuto che la Russia spera che l’Europa si renda conto dell’impossibilità di “mentire sempre”, anche sulla questione dell’espansione della NATO verso est. In quanto alla posizione assunta dal governo italiano, rispondendo ad una domanda dell’ANSA Lavrov ha indicato che “è stata una sorpresa per noi vedere l’Italia diventare uno dei leader nel fronte anti-russo”. “Mi piacciono gli italiani – ha aggiunto – sono molto simili ai russi, e ai russi piace il modo di vivere italiano. Non riesco a vederli come gente che costruisce muri e barriere. L’atteggiamento di scontro (con la Russia) è stato imposto all’Europa”, e quindi anche all’Italia. Risposta che lascia ancora margini all’Italia per potersi sottrarre ad un crescendo verso la guerra, ma che il Governo della Meloni, drammaticamente in perfettamente linea in tutto con la posizione che fu di Draghi, pur di sostenere Biden e la finanza speculativa Europea, a guida Von der Leyen, sembra non voler cogliere, piuttosto rafforzare e porre gli Italiani sempre più a rischio di essere trascinati in una guerra che non vogliono e che non gli appartiene e che tra l’altro che non potrebbero nemmeno sostenere.
Purtroppo, quasi a confermare le parole di Lavrov, anche il fatto che a Londra sembra si stia preparando una conferenza mondiale sui crimini di guerra, guarda caso, commessi dalla Russia, senza citare eventuali crimini commessi dagli USA di Biden, dall’Ucraina di Zelensky e così via. Essendo tutto in divenire, non si hanno ancora certezza di quali Stati potrebbero partecipare, oltre alcuni tra quelli Europei. Ancora una volta sembra non si voglia cercare alcuna soluzione che possa fermare la guerra, ma si voglia sempre più inasprire il conflitto e convincere le popolazioni, in maniera che sembra apparire forzatamente propagandistica, ad allargare il conflitto in corso.
E l’Italia, con il governo del cambiamento che non ha cambiato nulla, sembra essere il principale Stato promotore. Forse la Meloni, non essendoci riuscito Draghi che ha abbandonato inspiegabilmente, vuol portare alla guerra l’Italia, nel rispetto di una continuità non voluta dagli Italiani?