di Luigi Cortese
Giacinto Auriti è stato un professore di diritto commerciale italiano che ha proposto l’idea di una “moneta sovrana”, ovvero una moneta emessa direttamente dallo Stato senza l’intermediazione di istituzioni bancarie private. Secondo Auriti, questo avrebbe permesso di eliminare il debito pubblico e di aumentare il potere d’acquisto della moneta, poiché non sarebbe soggetta alla creazione di denaro “ex nihilo” da parte delle banche.
Auriti sosteneva che l’attuale sistema monetario è fondato sulla creazione di debito, poiché le banche possono creare denaro dal nulla attraverso il processo di prestito. Ciò significa che l’economia è costantemente alimentata da debito, il che porta a una spirale di inflazione e aumento dei prezzi. Inoltre, secondo Auriti, il sistema monetario attuale è ingiusto poiché i debiti vengono pagati con denaro che non esiste, creando un circolo vizioso di debiti sempre maggiori.
La proposta di Auriti prevedeva quindi la creazione di una moneta sovrana emessa direttamente dallo Stato, che avrebbe permesso di eliminare il debito pubblico e di aumentare il potere d’acquisto della moneta. Tuttavia, la sua idea non è stata accolta dalla maggioranza degli economisti e degli esperti di finanza, che la considerano poco praticabile e poco realistica. Inoltre, molti sostengono che l’emissione diretta di moneta da parte dello Stato potrebbe portare a una iperinflazione e a una perdita di fiducia nella moneta.
In ogni caso, l’idea di Auriti rappresenta un interessante contributo al dibattito sulla moneta e sul sistema monetario attuale, e merita di essere presa in considerazione nella ricerca di alternative al sistema attuale.
Interessante.