di Luigi Cortese
Era il 2019 quando Jair Bolsonaro, l’ex presidente del Brasile, proponeva la creazione di una valuta unica in accordo con l’Argentina. Oggi il neo presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, suggerisce di pensare alla possibilità di creare una valuta comune sia per i BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) che per il MERCOSUR (il mercato comune del sud, con Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay come membri a pieno titolo) da utilizzare negli accordi reciproci. Secondo informazioni provenienti dall’Argentina, l’accordo sulla moneta unica è già stato firmato mentre dai membri del governo responsabile dell’economia arrivano le smentite. Ad esempio il ministro delle Finanze, Fernando Haddad, ha affermato che il progetto non esiste.
Lula avrebbe dichiarato: “Se dipendesse da me, scambieremmo sempre con gli altri paesi in valute nazionali, in modo da non dipendere dal dollaro. Perché non tentare di creare una moneta comune per i paesi del MERCOSUR o per i paesi BRICS?”. Questa frase è stata rilasciata in una conferenza stampa congiunta con il presidente dell’Argentina Alberto Fernandez. L’agenzia stampa russa, TASS, riporta che il presidente Lula avrebbe confessato di non essere stato sorpreso dalle accese emozioni e dalla sfiducia legate a questo argomento, dichiarando: “Qualunque cosa nuova provoca sfiducia. Tuttavia, tutte le cose nuove dovrebbero essere provate perché non possiamo limitarci alle capacità del 20° secolo nel 21° secolo”.
Bolsonaro non riusci in questo intento, frenato dalla sua stessa banca centrale che ha sempre negato che esistessero progetti in questa direzione. Chissà se Washington interverrà in Brasile visto la minaccia paventata dal presidente Lula? Ricordiamo che le polemiche sul voto in Brasile non si sono ancora placate, e che Jair Bolsonaro per ora si trova ancora negli Stati Uniti.