di Luigi Cortese
L’indice industriale della Russia di gennaio 2023 si attesta al 52,6, in calo rispetto a dicembre 2022 che era a 53,0, il leggero calo non ferma la crescita del Pmi manifatturiero S&P Global Russia. Questo ci fa capire come le sanzioni occidentiali non siano servite a nulla, gli ordini industriali sono al massimo da aprile 2019, ed anche l’occupazione è in continua crescita.
L’uso delle scorte, per soddisfare le esigenze di produzione, sta portando ad un forte aumetno degli acquisti da parte della Russia, con un conseguente aumento dei tempi di consegna. Ma da contraccolpo abbiamo un aumento dei prezzi di vendita che non vede uno stop ormai da tre mesi.
Se guardiamo al futuro della Russia, e della sua potenza economica, possiamo tranquillamente dire che il “sentimet” è praticamente al massimo degli ultimi 4 anni, covando le speranze di un ulteriore aumento delle nuove vendite.
Alla luce di quanto riportato da MilanoFinanza possiamo dire tranquillamente che le sanzioni occidentali sono servite solo a far aumentare i costi dell’energia agli italiani, e che la Russia ne beneficia aprendo nuovi canali di distribuzione con nuovi paesi in crescita e ben felici di fare affari con loro.
https://www.milanofinanza.it/news/cina-positiva-nonostante-un-pmi-in-contrazione-tonica-invece-la-crescita-industriale-della-russia-202302010856274279