di Salvatore Lubrano
Sono molto sconcertato dalle decisioni che sta prendendo questo nuovo governo. Definirlo nuovo, poi, “fa strano” visto che cambiano i volti ma certo non le politiche.
È sconcertante infatti vedere che ci sono connazionali, per esempio ad Amatrice, all’Aquila, a Ischia, e non solo, che vivono ancora in condizioni precarie dovute ai disastri naturali, magari verificatisi anni or sono. Ma è sconcertante anche vedere che ci sono città, che necessitano di investimenti per essere rimodernate o comunque messe in sicurezza al fine di impedire che si verifichino disastri simili, a tutt’oggi ignorate totalmente da vecchi e nuovi governanti.
Come può uno Stato che dovrebbe tutelare prima il suo cittadino, preoccuparsi di mandare soldi ed armi ad una guerra che potrebbe ingrandirsi e generare ancora più disagi e problemi? Come si può ignorare persone al freddo, al gelo, buttate nei container o in case di emergenza magari non più agibili?
Ogni tanto accade che qualche ponte crolli e si cerchi il colpevole, che qualche montagna frani e si dica “bisognava fare”, che qualche strada sprofondi e nessuno se ne era accorto prima. Le domande sorgono allora spontanee: ma gli elettori che vanno a votare le notano queste cose? Se ne sono accorti che non hanno più tutela alcuna? Non si sono stancati di vedere politicanti pronti sempre ad occuparsi di guerre che non ci appartengono, di fare tutto questo finto buonismo occupandosi di un’immigrazione che poi si trasforma in degrado e abbandono? Non si sono stancati di sentir parlare i politici di tematiche che proprio non hanno nulla a che vedere con la nazione e i suoi problemi da risolvere?
Io che sono stanco di tutto questo, naturalmente non faccio parte dell’elettorato perchè queste domande me le pongo, quotidianamente.
Forse il popolo Italiano è ora che comprenda e che capisca che il vero problema da risolvere, per risolvere poi tutti i problemi che affliggono l’ Italia, è proprio quello di mostrare la non fiducia nelle istituzioni con atti pratici, giusti e concreti.
Non serve lamentarsi solamente sui social: credo fortemente sia arrivato il momento che il popolo italiano scelga sul serio le sorti del proprio futuro, altrimenti si ritroverà soldato, sfamato da carne sintetica o grilli e con le tasche vuote. O, ritornando al presente e già reale, si troverà terremotato, morto di freddo, sotto una frana o caduto giù da un ponte.