di Chris Baldelli

Molto spesso abbiamo davanti a noi situazioni che possiamo gestire, per altre dobbiamo accettare lo stato delle cose e farcene una ragione.

È la realtà in cui rischia di affossare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che se da una parte è stato sostenuto in tutti i campi – da quello umanitario a quello militare – fino ad arrivare ad essere idolatrato come martire di libertà e uomo di pace per eccellenza (tanto da ottenere uno spezzone al festival di Sanremo, poi sappiamo tutti come è andata); eppure continua a rifiutare una realtà: l’Ucraina non sta vincendo e le truppe russe stanno avanzando. Ma siccome l’ex attore ancora non ha capito l’andamento delle cose, ci pensano i suoi amici a stelle e strisce a schiarirgli le idee. Infatti, l’amministrazione del presidente statunitense Joe Biden, ha avvertito privatamente la leadership giallo blu che la guerra che è in corso ormai da quasi un anno non è ad un punto di svolta….anzi, tutt’altro. E che all’Ucraina non resta molto tempo per convertire gli aiuti militari dell’Occidente in progressi sul campo contro l’esercito russo.

Questo è quanto riportato al “Washington Post” che scrive come gli USA temano che l’attuale aiuto militare all’Ucraina non possa continuare a lungo. I prossimi mesi saranno evidentemente cruciali, nonostante lo stesso presidente Biden avesse ribadito in un periodo recente la linea di sostegno a Kiev “per tutto il tempo necessario”. Probabilmente la Casa Bianca teme la progressiva resistenza ed esitazione sia nel Congresso federale statunitense, sia tra i Paesi europei. Intanto l’amministrazione americana sta lavorando per ottenere l’approvazione di un nuovo pacchetto di aiuti militari da 10 miliardi di dollari che potrebbe essere esposto assieme a nuove sanzioni contro la Russia.

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