di Chris Baldelli
È sempre più sotto gli occhi di tutti come la società occidentale sia arrivata al declino e al trionfo incontrastato del fatalismo che tocca le nostre coscienze e le nostre menti sempre più deboli e fragili.
La Spagna – che è un laboratorio politico e sociale di questa dottrina – porta avanti quel meccanismo di “modernità” che tanto piace al globalismo capitalista: la distruzione dell’essere umano, attraverso le controversie di genere e l’aborto visto quasi più come un “valore”. Infatti, la settimana scorsa, il parlamento spagnolo ha approvato in un solo giorno 2 leggi: quella sull’uguaglianza trans e quella sull’interruzione di gravidanza, entrambe promosse dall’attuale governo di centrosinistra.
Non è un caso che la promotrice di tale decreti sia stata il ministro delle pari opportunità, Irene Monteiro di Podemos; ve la ricordate? La stessa Irene Monteiro che il 21 Settembre 2022 fece un intervento alla commissione di uguaglianza dicendo che tutti i bambini “Hanno il diritto di sapere che possono amare o avere una relazione sessuale con chi vogliono…”.
Ma cosa prevengono di preciso queste 2 nuove leggi?
La “legge trans” introduce delle novità importanti per le persone transessuali ed implica la possibilità di chiedere la modifica del proprio sesso all’anagrafe a partire dai 16 anni, senza autorizzazioni giudiziarie o certificati medici/psicologici che attestino la disforia di genere o il trattamento ormonale, precedentemente richiesto. Tutto ciò è estendibile anche a giovani di 14 e 15 anni se arriva l’ok da parte di un genitore. La normativa proibisce anche le terapie di conversione e mette in atto misure contro l’omofobia nei settori della salute, dell’istruzione e dell’occupazione.
La legge sull’aborto invece, prevede la possibilità per le ragazze minorenni a partire dai 16 anni, di interrompere la gravidanza senza aver bisogno del consenso dei genitori o dei tutori legali. E soprattutto introduce un registro degli obiettori di coscienza, eliminando l’obbligo dei tre giorni di riflessione per la donna dal momento in cui chiede di abortire.
Tutto ciò non è né civiltà ne accusa di discriminazione, ma bensì ha una parola sola: follia. Figlia di un Occidente malato e altamente instabile che odia i giovani e il loro futuro. Non sorprende che a dare la spinta a questa mossa sia stata proprio la Spagna che da tempo è alla deriva, dominata dalle lobby arcobaleno e femministe ideologizzate. È necessario combattere e contrastare ad ogni costo queste derive globaliste, combatterle senza paura e in ogni parte d’Europa e soprattutto proteggere le nuove generazioni da una deriva che rischia di travolgerli spazzando via la loro purezza per sempre.