di Gloria Callarelli

Riprendiamo per gentile concessione di Database Italia e Jarek Channel, l’intervista di Claudia Gerini. Io leggo tutto e cerco sempre di scavare, di trovare gl argomenti che mi stanno a cuore. Sono una persona che ricerca, sono dalla parte dei più deboli in particolare dei bambini che in varie parti del mondo non possono studiare ecc.

Come donna, come personaggio pubblico, come hai vissuto questi due anni di narrativa opprimente e unidirezionale?

L’ho vissuta con disagio, perché poi la verità è un caleidoscopio. Oggi c’è possibilità di informarsi…ma il mondo dell’informazione è manipolato, o comunque un campo senza leggi. Il mondo è stato investito da questa pandemia, ci sono molte opzioni di scelta e i motivi dell’origine e della diffusione di questa pandemia…Bisogna avere la coscienza di capire che cosa veramente ci riguarda da vicino e quali sono i veri dati. Ho preso diverse critiche dalle persone sui social che avevano la loro idea. Le critiche sono costruttive quando sono costruttive…ma non mi lascio troppo influenzare. Io sono per la libertà di pensiero: sappiamo che in alcuni Paesi del mondo questo non è possibile e mi inquieta. Vivendo nel 2023 con figlie che crescono in un mondo dove ancora oggi ti imbavagliano in alcune parti del mondo, in alcuni soggetti. Sapersi emancipare da un pensiero e capire quale è il tuo è difficile.

Oggi c’è un conflitto in corso e artisti ecc vengono censurati perché esprimono un pensiero diverso o fanno parte di una cultura. Che ne pensi?

E’ assurdo che sportivi o artisti russi vengano bloccati. Non dovremmo avere paura della pluralità del pensiero. In questi tempi qui non potersi esprimere perché è pericoloso mi pare anacronistico. Io quello che mi auguro è di andare in un mondo dove i governi amano i propri figli: oggi l’individuo, la persona viene calpestato. Oggi sembra quasi che siamo solo dei consumatori: per me il governo, le leggi dovrebbero aiutare invece sembra tutto fatto con logica del profitto, del guadagno. E’ quello diventato dio. Per fortuna nel mondo c’è anche chi fa del bene, sono fondamentalmente positiva. Però io sto dalla parte di chi non ha voce, dei deboli. Cerco quando posso con la mia notorietà di fare luce su alcuni argomenti che non vengono sostenuti, trattati protetti. Come mamma spero di poter stare al fianco e aiutare e sostenere chi non ce l’ha. Alle donne e bambini abusati, a chi non riesce ad alzare la testa. Spero che questo mondo cui aspiriamo sia una forza autentica di umanità Tendo la mano, ti capisco… Io penso di essere venuta al mondo come veicolo di amore e di affetto che il pubblico ha per me come mamma, come sorella, come figlia. Una voce che vorrebbe tendere una mano, un sorriso, un po’ di positività.

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