di Luigi Cortese
Gabriele Sannino è giornalista e saggista contro corrente, da sempre impegnato nella ricerca e divulgazioni delle verità scomode, autore di libri che parlano del Nuovo Ordine Mondiale e del Deep State. Nel 2012 è stato pubblicato il suo libro intitolato “I segreti del debito pubblico”, un libro che ha spiegato in modo semplice come nasce il denaro, lavoro che ha raccolto molte critiche positive da chi l’ha letto e l’ha trovato scorrevole e di ottimo impatto interpretativo.
Sannino lei sabato 11 sarà relatore in un incontro organizzato dall’associazione Verona per la Libertà, il tema di questo incontro sarà “Non avrai nulla e sarai felice”, manifestazione contro l’Agenda 2030 propagandata anche da World Economic Forum di Davos. In vista di tale data ne approfitto per farle delle semplici e chiare domande:
- Lei da sempre impegnato sul rendere l’economia semplice e comprensibile al popolo così da renderlo consapevole, cosa ne pensa della politica economica del Governo Meloni?
- Io considero il partito di Giorgia Meloni un oppofinzione, perché secondo il mio parere tutta la politica, destra e sinistra, è gestita da un’élite attraverso il suo Deep State; chi mi conosce sa di cosa sto parlando: l’élite è formata dalle grandi dinastie che prestano i soldi alla nazione attraverso il sistema finanziario, banche centrali e banche locali. A livello apicale, le hanno loro in mano, e inoltre [i politici ndr] sono servi di queste élite, e sono collocati un po’ ovunque, stipendiati da loro che creano soldi dal nulla. Quindi considero Giorgia Meloni un po’ un’ opposizione, perché al sistema, all’élite, servono sempre due burattini che fanno finta di farsi la guerra, per poi portare avanti l’agenda. La Meloni ha sempre fatto la sovranista, poi improvvisamente appena è stata eletta è diventata una globalista, tanto è vero che è stata convocata subito a Washington; tanto è vero che la von der Leyen disse “che se in Italia avesse vinto un non allineato” – cosa impossibile – “avremo avuto gli strumenti”. Quindi questo ci fa capire come la finanza ricatti costantemente la politica e la politica si lascia ricattare in cambio di questi benefit. Insomma la Meloni sta facendo tutto quello che vuole l’élite, perché per quanto riguarda la politica economica semplicemente sta togliendo sussidi, anche che potevano aiutare in questo momento le imprese, si pensi al superbonus, sta rimodulando il reddito di cittadinanza checché se ne dica era comunque denaro che veniva distribuito alla popolazione, che viene rimesso in circolo. Io sono dell’idea che le persone vengono responsabilizzate con il lavorare, però comunque dare moneta alle persone mette in circolo l’economia. Insomma io la guardo dal punto di vista macroeconomico. La Meloni sta seguendo tutti i diktat dell’Europa: quello che fa è semplicemente allinearsi, cioè non chiede certamente la sovranità monetaria, e non lo farebbe mai e per quanto riguarda la gestione dei migranti resta economicamente nostra, lei comunque fa finta di fare la la sovranista, ma in realtà gli sbarchi aumentano tantissimo. Quindi assolutamente una politica di continuità rispetto ai precedenti governi, anche se si fa finta di essere un po’ sovranisti. Io considero tutta la politica anti-politica, chi mi conosce questo lo sa bene, semplicemente perché l’èlite vuole realizzare la sua agenda 2030, di cui parleremo a Verona, e per fare questo deve peggiorare costantemente il tenore di vita delle popolazioni e distruggere costantemente nazioni e le loro economie. Credo che non ce la faranno, ormai il piano sta fallendo. Però comunque l’obiettivo è questo: cancellare lo Stato, cancellare la piccola economia, cancellare le piccole imprese in favore di poche multinazionali, quindi la politica economica della Meloni è assolutamente continuativa anche da questo punto di vista. Per quanto riguarda il sistema lo sappiamo benissimo che è tirannico ed usa propria l’economia per questa tirannia globalizzata.
- Nei suoi lavori letterari parla di economia cercando di rendere l’argomento comprensibile a tutti e non solo agli addetti lavori, secondo lei quanto l’economia oggi subisce l’influsso dei vari centri di potere come il World Economic Forum ed il Bilderberg?
- L’economia di tutte le nazioni è ostaggio delle elite. Il World Economic Forum, il Bilderberg, la Commissione Trilaterale e via dicendo sono cinture di trasmissione di queste èlite nei confronti proprio della politica di cui parlavamo prima: non sono altro che trasferire le volontà dell’èlite alla politica che deve semplicemente eseguire. L’economia è in ostaggio per diversi motivi: i paesi avendo perso la sovranità monetaria, perché comunque sono poche banche centrali che fanno la moneta agli stati, quindi capiamo che comandono le banche centrali, sono ostaggio dei banchieri che decidono qualsiasi cosa e se qualcosa non gli va bene, insomma, bisogna cambiarla. Per non parlare del mercato dei titoli perché comunque in cambio di questo denaro creato dal nulla bisogna anche emettere dei titoli di Stato i quali vengono venduti nei mercati della finanza internazionale, quindi ancora una volta i loro mercati, e quindi loro, detengono quote di titolo e ti posso ricattare in qualsiasi momento. Se per esempio pensiamo che Blackrock è una società di investimento tra le più importanti del pianeta e detiene moltissimi titoli di moltissimi Stati capiamo che Blackrock comanda. Tra l’altro Blackrock possiede anche Vanguard e State Street e dietro ci sono sempre loro: Rothschild e Rockefeller. Blackrock fu fondata nel 1988 da Larry Fink che aveva questo software chiamato Aladdin, capace di tracciare, analizzare e monitorare le operazioni di trading per tutto e pian piano è diventato un mega colosso che ha fagocitato tantissimi titoli di Stato, di aziende e dei media mainstream. I Media Mainstream sono in mano a Blackrock: se fanno i cattivi li minacciano con la vendita dei titoli e loro perdono in borsa. Ora capiamo insomma a che punto è arrivato la finanza internazionale che tiene in ostaggio il mondo attraverso i meccanismi perversi. Ecco perché prima si elimina questa piovra, di banche centrali e di questo sistema della finanza internazionale che detiene questi titoli, e prima ci sarà la liberazione dell’umanità.
- Pochi mesi fa abbiamo assistito al World Economic Forum 2023, come sempre andato in scena a Davos nelle alpi svizzere, tra gli ospiti c’era il gotha dell’Unione Europea, cosa pensa di questa partecipazione? E secondo lei può un gruppo di elite economica influenzare la politica degli stati membri?
- Si c’è stato il 20 gennaio del 2023 e si è tenuto come al solito a Davos. Il motto del forum era “Cooperazione in un mondo frammentato” e il menù di quest’anno era la crisi energetica, affrontare la bassa crescita, affrontare i venti contrari dell’Industria, affrontare le vulnerabilità sociali, affrontare i rischi geopolitici. Insomma: tutte le cose che loro stessi hanno creato. Quindi loro creano il problema perché vogliono creare la soluzione, la soluzione principale quale sarebbe? Il nuovo sistema con valute digitali in particolare un dollaro digitalizzato. Sappiamo però che il mondo si sta dedollarizzando e quindi il dollaro digitale è un’utopia. Infatti l’elite sta assolutamente perdendo da tutti i punti di vista: c’è un nuovo mondo con i Brics che si sta formando, che sta sconfiggendo questi gruppi. Per quanto riguarda i politici: si c’erano i nostri veri politici che sono quelli europei perché sono quelli che trasmettono le leggi al nostro Parlamento. Perché l’Unione Europea è il sogno di qualsiasi tiranno, dato che la Commissione Europea non è eletta dal popolo. I commissari sono quelli che hanno iniziativa legislativa e dopo la impongono agli Stati i quali devono per forza dire sì. Sono quelli i veri politici. Infatti c’erano i commissari europei, c’era Ursula von der Leyen, presidente della commissione europea, c’erano insomma anche alcuni parlamentari, ma il Parlamento Europeo ratifica le leggi. Quello è eletto dal popolo: quindi capiamo perché l’Unione Europea è il sogno distopico di qualsiasi tiranno. In più c’erano anche i vertici dei servizii segreti degli Stati Uniti, c’era il capo dell’ FBI e il capo della CIA, quelli che Trump ha definito semplicemente “farabutti”. Infine, al World Economic Forum abbiamo visto di tutto: Zelensky che ha detto che non sa con chi parlare in Russia per la pace, Albert Bourla, ex CEO della Pfizer che non ha risposto alle domande del giornalista sull’inefficacia dei sieri, John Kerry, il presidente mancato degli Stati Uniti, che ha detto che loro sono un gruppo di esseri umani eletti che hanno una missione quasi extraterrestre, ovvero di salvare il mondo, il CEO di Nokia che ha predetto che entro il 2030 ci sarà la fusione tra essere umano e cellulare, ed ancora Tony Blair che ha detto che bisogna creare un’infrastruttura digitale globale per sapere assolutamente chi è vaccinato e chi no, perché ci saranno future pandemie. Una follia.
Ringraziamo Gabriele Sannino per il tempo che ci ha dedicato, le risposte sono state esaustive e molto precise, come d’altronde lo è lei sempre. Non ci resta che dare appuntamento ai nostri lettori alla manifestazione di sabato 11 marzo a Verona.