di Luigi Cortese

“A Meloni voto 7, ora avanti con rimpatri immediati” sono queste le parole utilizzate da Angela De Rosa, portavoce di CasaPound Italia, commentando il lavoro del Governo Meloni fino ad oggi.

Molti membri della maggioranza hanno espresso più volte la loro convinzione che l’Italia abbia bisogno di immigrati, caldeggiando l’avvio di un percorso che porti alla nascita di un nuovo decreto flussi. E oggi apprendiamo che, secondo CasaPound, il governo ha un idea di rimpatrio dei migranti.

Negli anni la politica ci ha abituato a strane alleanze, e in queste dichiarazioni si potrebbe pensare che CasaPound cerchi punti di contatto con il partito della Meloni. Punti di contatto che nel passato ci sono stati e che oggi sembrano svaniti. Al di là dell’opportunità politiche, che di certo non tocca a noi valutare, ci preme sottolineare che la politica migratoria del partito di maggioranza relativa di certo non sembra avere intenzione a fare rimpatri, anzi, d’accordo con l’Europa, sembra che la strada maestra sarà quella dell’accoglienza, dando il contentino dell’inasprimento delle pene degli scafisti a chi si lamenta degli sbarchi. Se a questo aggiungiamo l’atteggiamento del governo in favore della guerra in Ucraina, la deriva pro lgbt nel partito di maggioranza, vedi la situazione in Friuli, e l’insufficienza nel sociale e gli assist al mondo globalista, davvero non si comprende come non si concepisca una sonora bocciatura.

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