di Gloria Callarelli
Mentre in Spagna in migliaia si mobilitano per dire no all’aborto, anche in Italia qualcosa si muove: in occasione della Giornata Mondiale della Sindrome di Down del prossimo 21 marzo, infatti, l’associazione Pro Vita ha lanciato la campagna di affissioni con lo slogan “Facciamoli nascere”.
«L’aborto oltre la 12sima settimana è vietato a meno che al figlio non sia, per esempio, rilevata la presenza della Sindrome di Down. È inquietante e discriminatoria una società che permette l’uccisione di una vita a causa di una sua condizione. Le persone con Sindrome di Down non sono persone di serie B e hanno il diritto di essere riconosciute e custodite al pari di tutte. È evidentemente inquietante una società che con una mano celebra la Giornata di queste persone e con l’altra invita le mamme a eliminarli. Per questo, in occasione della Giornata Mondiale della Sindrome di Down del prossimo 21 marzo abbiamo lanciato – a Roma e nelle principali città italiane – la nostra campagna di affissioni con lo slogan “Facciamoli nascere – #StopAborto”, per l’accoglienza incondizionata di tutti. La politica si impegni a offrire a quelle mamme e a quei papà che vengono a conoscenza della presenza della trisomia 21 per il loro bambino, tutti gli aiuti e le rassicurazioni per superare paure e difficoltà: le persone con Sindrome di Down, possono andare a scuola, lavorare, avere successo nella vita, raggiungere finanche l’indipendenza, ma soprattutto condurre una vita felice!». Così Maria Rachele Ruiu, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia Onlus.