di Luigi Cortese

La GAZ, casa automobilistica russa, ha portato la Volkswagen in tribunale chiedendone l’invalidamento del contratto d’accordo commerciale per l’assemblaggio presso i suoi stabilimenti. La GAZ ha chiesto anche un cospicuo risarcimento danni per l’interruzione del contratto senza “validi” motivi. Il tribunale arbitrale della regione ha accettato la richiesta e ha sentenziato il congelamento delle azioni dell’ufficio di rappresentanza russo della Volkswagen e delle persone giuridiche ad esse correlate.

L’Occidente con le sue sanzioni alla Russia ha cercato di impoverire il paese, un gioco sporco che puntava a sollevare i cittadini contro il governo. Ma, come spesso accade, quando ci si sente forti e sicuri si trascurano alcuni particolari, come il caso della Volkswagen: la casa tedesca per dare seguito alle sanzioni, imposte anche dal suo governo, non ha onorato i contratti in essere ed oggi la Russia gli ha congelato i propri beni per risarcire chi ha subito il danno.

L’Occidente, a più di un anno dall’inizio del conflitto Russo – Ucraino, sta pagando costanetemente la scelta di avallare la politica antirussa dettata da Washington. Speriamo che alla luce di quanto sta accadendo i governi europei aprano gli occhi ed abbandonino il disegno yankee di distruggere la Russia, perché ormai è evidente che è un disegno che punta a piegare tutta l’Europa sotto il dominio del Deep State transatlantico.

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