di Luigi Cortese

L’ex presidente Jair Bolsonaro, che non ha mai ammesso la sconfitta alle elezioni dello scorso anno, è stato accolto da migliaia di sostenitore al suo arrivo all’aeroporto di Brasialia. Le prime dichiarazioni di Bolsonaro sono state indirizzate a minimizzare il ruolo di leader dell’opposizione, come avevano riportato più giornali, dicendo che avrebbe messo a disposizione del Partito Liberare la sua “esperienza”. Il Partito Liberale oggi è il primo partito del Congresso brasiliano, e Bolsonaro sembra sia già pronto a girare il Paese per la campagna elettorale delle prossime elezioni locali.

Jair Bolsonaro, 66 anni, due giorni prima del passaggio di consegne con Lula era partito per gli Stati Uniti, affermando di aver bisogno di riposo. Ma i suoi avversari lo hanno sempre accusato di aver lasciato il paese per evitare i rischi delle inchieste giudiziarie a suo carico.

L’8 gennaio scorso, i sostenitori di Bolsonaro, presero d’assalto la Corte Suprema , il Congresso e il palazzo presidenziale. Di questa incursione Bolsonaro è sempre stato ritenuto il “mandante morale”, questo a causa delle sue ripetute accuse di frode elettorale. Nel suo soggiorno americano, Bolsonaro partecipò, assieme all’ex presidente Usa Donald Trump, alla conferenza di “Conservative Political Action”, piattaforma che sembra fare riferimento all’estrema destra americana, dove ha messo in dubbio il risultato delle elezioni di ottobre, vinte da Lula, dicendo che la sua missione in Brasile “non è ancora finita”.

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