di Luigi Cortese
Euromo.eu, un network dell’Unione Europea, ha evidenziato un innalzamento della mortalità tra i più giovani dovuta a patologie cardiache, molte delle quali miocarditi. Questo dato è stato confermato anche dall’ISTAT e mostra una preoccupante realtà.
Le voci di una correlazione tra le miocarditi e il vaccino contro il Covid-19 non sono ormai una novità, aumento di questi casi sono stati registrati in tutto il mondo, con un picco vicino al 25%. Naturalmente la narrativa imperante smentisce tale correlazione, ma è un gioco al massacro. Non è concepibile che dopo la “pandemia” ci siamo ritrovati con una popolazione di cardiopatici; non è possibile che adolescenti, che fino al 2019 facevano abitualmente sport, muoiano all’improvviso di malattie cardiache.
Gli studi internazionali su questo fenomeno non hanno mai escluso la correlazione, ma tutti sono stati avversati dall’OMS e dalle case farmaceutiche che, naturalmente, difendono il loro profitto.
In questi giorni è stata presentata una risoluzione in Regione Abruzzo per chiedere l’istituzione dello screening cardiologico per i ragazzi tra 0 e 14 anni, questa risoluzione può essere vista come una prima ammissione di responsabilità visto che la politica italiana non ha mai avversato la campagna vaccinale del governo Draghi, anche chi era all’opposizione si era adeguato alla narrativa di sistema sposando in toto il Green Pass e l’obbligo vaccinale per gli over 50.
La morte di questi ragazzi sarà per sempre una macchia indelebile su tutti i politici del sistema Italia. Anche se oggi parlano di libertà e di commissioni d’inchiesta, non possiamo dimenticare i mesi in cui hanno rinchiuso migliaia di italiani e ghettizzato chi non si è voluto piegare alla narrativa di sistema. Il mondo chiede la verità e chiede che chi ha volontariamente accettato di imporre un vaccino senza la giusta sperimentazione sia incriminato e paghi per chi oggi sta morendo.