di Gabriele Manfrè (foto: twitter)
Sabato 1 aprile, nei pressi di Alberta, in Canada, ha avuto luogo il torneo Heroes Classic, un torneo prestigioso di powerlifting, sport dedito alla pesistica, ove gli atleti si sfidano in una gara a chi solleva più chili in panca piana, squat, stacchi da terra. Ovviamente tutto svolto per categorie di: peso, età e sesso. Questa volta, però, il torneo è stato teatro di una vera e propria bagarre.
Con ordine. Tutto andava bene nello sport finchè una folle regola decisa dalla Canadian Powerlifting Union (federazione Canadese del Powerlifting) ha cominciato a prevedere la possibilità di iscriversi alle gare non in base al sesso biologico, ma, bensì, al genere sessuale al quale un individuo si sente di appartenere. Tutto questo comunicando agli organizzatori, anche il giorno stesso della gara, il sesso percepito. Non serve nessun altro requisito.
Sabato scorso, il noto e barbuto allenatore canadese Avi Silverberg, per esplicita protesta nei riguardi di questa folle regola, decide di presentarsi alla gara dicendo di essere donna e gareggiando così contro le sue colleghe pari peso. Fino a quel giorno, il record mondiale femminile di panca piana era di 124 kg: Avi Silverberg ne ha sollevati 167, distruggendo, in maniera probabilmente imbattibile da qualsiasi donna vera, il record di alzata. Tutto ciò è accaduto per mera presa di posizione contro questa decisione insensata, compiuta dalla federazione nazionale, volendo dimostrare che le gare gender fluid sono sbagliate e scorrette. Inoltre il precedente record era appartenuto ad Anne Andres, anch’esso un uomo, un uomo trans che partecipa già da tempo alle gare femminili. Quindi la provocazione serviva anche a puntare il dito contro una pratica che da tempo è falsante i risultati della competizione. Andres, dopo il fatto, ha dichiarato: “So che neanche io dovrei partecipare a queste competizioni, ma sono gentile e non dò fastidio a nessuno. Silvenberg lo ha fatto solo per cattiveria”. Ma, piagnistei a parte, se può farlo uno perchè non l’altro? Rovescio della medaglia, il re è nudo.
Neanche a dirlo: la sinistra terminale radical chic ha iniziato bizzarramente ad arrampicarsi sugli specchi, senza trovare giustificazioni valide sulla questione; figlia delle loro stesse baggianate. La verità è che questo scaduto Occidente vuole donne e uomini confusi, divisi e inevitabilmente rivali nella vita quotidiana. E gli pseudo governantucoli, con consapevolezza, fomentano questo odio.
Donne atlete: dovete iniziare ad opporvi a tutto questo ora che forse si può ancora salvare qualcosa. Perchè a breve sarà inutile che vi sforziate sportivamente per ottenere dei risultati importanti, se quelli che erano i vostri risultati storici verranno disintegrati da file di uomini con la parrucca ed il rossetto, e voi, per questioni biologiche, vedrete questo pseudo buonismo mangiarsi tutto il vostro retorico pasto.
Ribellatevi.