di Roberto Fiore (foto Italyflash.it)
Da un po’ di tempo arrivano sentenze giudiziarie che nelle motivazioni stravolgono la vulgata che vorrebbe responsabili degli omicidi di mafia o delle stragi solo i mafiosi e i “fascisti”.
Le motivazioni della sentenza sulla strage di Via D’Amelio, in cui fu ucciso Paolo Borsellino, dice con chiarezza che lo Stato e i servizi segreti accesero il detonatore di quella bomba che oltre a Borsellino eliminó la scorta, bloccando quella che si paventava come l’indagine più devastante sulla la mafia e la sua origine di Stato.
La stessa cosa vale per la sentenza appena uscita sulla strage di Bologna che ha individuato i colpevoli nei vertici della P2, nel capo Ufficio Affari Riservati Umberto D’ Amato e in un uomo, Paolo Bellini, legato fortemente al Procuratore della Repubblica di Bologna Ugo Sisti. Un uomo, che fra l’altro è un killer (a cui vanno ascritti diversi omicidi ) della mafia, che si è mosso in modo torbido fra servizi segreti Oltreoceano e occidentali.
Nella motivazione del Tribunale bolognese c ‘è ovviamente la premessa per la revisione dei vecchi processi di Bologna e delle condanne verso quattro persone sulla cui colpevolezza non crede nessuno. L’ emergere dopo decenni di sentenze più aderenti alla realtà, conferma che se in Italia abbiamo la mafia ed abbiamo avuto le stragi è perché lo Stato è corrotto ed oggi conseguentemente è anche marcio.
E’ evidente che i colpevoli di un’azione come quella che uccise Borsellino o che portò alla strage di Bologna non possono essere solo l’uomo dei carabinieri o quello dei servizi segreti. Qui si parla di un’entità organizzatrice differente che risponde agli ordini degli Stati Uniti dal 1943.
In quell’ anno si celebrò un matrimonio fra lo Stato antifascista e gli Stati Uniti. Il figlio di questo connubio fu la mafia che non è solo insieme di “picciotti” che controllano il territorio siciliano ma va intesa come insieme di uomini raffinati che deviano la giustizia, compiono reati gravissimi, eliminano uomini che contrastano il loro potere come Moro e Mattei. Sono quei poteri profondi che permettono l’alternarsi dei diversi governi, occupando con i loro uomini ombra i dicasteri chiave quale il ministero degli Interni e il ministero degli Esteri. Spesso infatti i nomi che si susseguono in questi dicasteri fanno parte di una lobby specialissima che passa attraverso i partiti.
Ciò impone che qualsiasi movimento politico che voglia cambiare le cose debba essere concretamente rivoluzionario ovvero deve puntare non solamente alla vittoria di un programma ma al cambiamento radicale di tutta la nomenclatura che è parte del sistema attualmente al potere.
E’ evidente che anche la classe politica dii Fratelli D’Italia e Lega, seppur anagraficamente giovane, è legata a quei settori atlantici e occidentali che stanno guidando una macchina senza freni e che, a folle velocità, è lanciata verso il baratro.
Pessimo sapere e anche tardi.
Intanto molti Italiani hanno pagato ieri e oggi dopo aver consegnato alla sx il paese per distruggerlo con il benestare degli USA.
Oggi siamo senza padre, madre, regole e dignità.
Amen