di Luigi Cortese
Mentre in Occidente si fa la corsa alla moneta digitale con la progressiva intenzione di arrivare, ahinoi, all’eliminazione del contante, la Russia si dice pronta ad inserire il Rublo digitale ma l’utilizzo sarà su base volontaria. Questo è quello che ha dichiarato il Governatore della Banca Centrale Russa, Elvira Nabiulina, alla Camera bassa del Parlamento Russo. Nabiulina nel suo discorso ha comunque detto che la Russia è pronta ad usare le criptovalute sia negli scambi interni ma soprattutto in quelli esterni.
Questo intento russo di utilizzare le criptovalute sicuramente è anche dovuto alle sanzioni, con l’uso delle criptovalute gli imprenditori russi potranno effettuare i loro commerci con i Paesi che hanno adottato le sanzioni, così da risolvere quello che per ora è un problema di approvvigionamento di alcuni beni, specialmente nel settore del lusso.
La scelta russa di approcciarsi allo scambio tramite criptovalute potrebbe aiutare persino il nostro mercato dell’export del Made in Italy, tanto amato dai russi, con la ripresa delle transazioni le aziende italiane del lusso potranno ricominciare a vendere ai loro più fedeli e facoltosi clienti.
Ancora una volta il gigante russo si dimostra duttile e furbo, e trova una soluzione alle inique sanzioni commissionate dall’Occidente sotto la spinta di Washington. Le sanzioni varate dall’Italia hanno portato un danno economico alle nostre aziende, non certamente a quelle russe, che nel tempo hanno comunque trovato sbocchi commerciali in altri Paesi che non si sono allineati al diktat Yankee.