di Luigi Cortese (foto Twitter)
L’ufficio del Procuratore Finanziario Nazionale ha chiesto il processo per l’ex presidente Nicolas Sarkozy, ed altre dodici persone, per corruzione al riguardo del presunto finanziamento libico della campagna presidenziale del 2007.
Il Procuratore Finanziario Nazionale contesta all’ex Presidente Sarkozy accuse per corruzione passiva, associazione per delinquere, finanziamento illecito di campagna elettorale e occultamento di appropriazione indebita di fondi pubblici libici.
Il reato di associazione per delinquere suggerisce che Nicolas Sarkozy abbia consapevolmente lasciato che i suoi stretti collaboratori, sostenitori politici e intermediari “agissero al fine di ottenere o tentare di ottenere” dal regime di Muammar Gheddafi “un sostegno finanziario per il finanziamento della sua campagna elettorale del 2007”, al tasso di diversi milioni di euro.
I due giudici istruttori incaricati di questo caso hanno tempo fino al 17 maggio per decidere se rinviare o meno a giudizio l’ex presidente e gli altri 12 indagati.
La questione libica per Sarcozy è spinosa: ricordiamo che fu la Francia a volere l’attacco alla Libia per destituire Gheddafi, che fu ucciso proprio in quell’operazione. Proprio per questo le voci sulla volontà di “liberare” la Libia si intersecano con questo caso di corruzione. In molti hanno visto dietro all’intervento francese il tentativo di eliminare le prove dei finanziamenti libici.