di Cris Baldelli

Abbiamo visto tutti quanti in TV quella che è stata in queste ore la “performance” a dir poco grottesca di Ultima Generazione al Senato, argomento che personalmente non voglio neanche trattare per il semplice motivo che – per dirlo con tutta franchezza – di questi non me ne frega assolutamente nulla e poi vedo che se ne stia parlando anche troppo invece di porre l’accento su temi molto più gravi come la guerra e l’ipotesi di una nuova “leva obbligatoria” che rischiano davvero di essere una crocifissione a danno di un popolo. O le direttive, suicide, dell’UE.

Preferisco parlare ad esempio di un argomento già trattato in precedenza ma altrettanto grave: ovvero il discorso legato alle limitazioni delle tratte aeree in Francia. Perché è di pochi giorni fa la notizia dell’entrata vigore del divieto di effettuare voli nazionali brevi in Francia in caso di un’alternativa in treno inferiore alle due ore e mezza. Una legge a dir poco assurda e senza senso che però non sembra disturbare troppo il presidente francese Emmanuel Macron, che addirittura festeggia su Twitter scrivendo: “Vietare le compagnie aeree se c’è un’alternativa a meno di 2,5 ore di treno. Mi sono impegnato a farlo. Siamo i primi a farlo”. Non so se ci siamo capiti: hanno fatto una legge completamente inutile dal punto di vista ambientale e sociale, ma in linea con la repressione delle libertà dei due anni Covid, e se ne vantano pure come se fosse una cosa buona e giusta.

La dimostrazione chiara che alle follie progressiste non c’è mai fine, in particolare da parte di un presidente odiato dai francesi per la legge sulle pensioni che, invece di occuparsi del suo popolo, pensa a tutt’altro probabilmente sperando che questi decreti globalisti, oltre a portare l’agenda 2030 al suo apice, riusciranno a guadagnare la “simpatia” degli ecologisti (caricatura moderna dei giacobini), i quali a loro volta però non sembrano approvare molto questa nuova legge definendola “Tanto rumore per nulla”.

In sostanza, Macron è un pochino come quei personaggi che guardavamo nei cartoni per bambini dove per pulire una macchia su un quadro si riusciva a sbavare l’intera opera; per cui non ha importanza quello che fai perché tanto sbaglierai a prescindere e questo è quello che succede quando non sei più in grandi di rappresentare il popolo e i suoi bisogni. E non è solo il cugino francese ad avere questo problema ma bensì tutto quel mondo politico neoliberale che non è più in grandi di capire e ascoltare la propria nazione e le esigenze delle classi popolari. Però una lancia vorrei a spezzarla a favore del presidente dell’Eliseo: mentre la maggior parte dei francesi vuole la sua “testa”, io preferisco di no. Preferisco avere lui al governo e le sue “perle di saggezza” perché aiutano a capire dove un certo settore politico – non solo in Francia ma in tutta Europa – ha fallito completamente. Sono tutti aiuti che spingeranno il popolo verso altre alternative che sono quelle popolari, sociali, nazionali e anticapitaliste.

La mia personale conclusione è questa. Il neoliberalismo ormai, così come il resto della globalizzazione è agli sgoccioli. Se questo è “l’Occidente democratico” in alternativa al sistema russo, allora siamo messi molto male. Inoltre da oggi in poi una delle grandi battaglie di ogni di ogni vero antiglobalista dovrà essere quello di opporsi alla transizione ecologica, che altro non è che l’arma Green del capitalismo. Quest’ultimo sistema, essendo ormai arrivato al capolinea, deve cercare un piano B per riformare tutto da capo; ma, stringi stringi, al capitale dell’ambiente, del clima, della terra, dei territori, della natura ecc…non interessa nulla. Non si spiega sennò il fatto che – guarda caso – coloro che stanno spingendo per questo tipo di alternativa sono proprio i padroni e le loro élite. Vedo, infine, buona parte di persone che ce l’hanno a morte con gli ambientalisti e le loro dichiarazioni, coccolate dalla stampa e dai soliti noti. Io invece di condannarli e di unirmi al coro degli odiatori seriali vi dico un’altra cosa: aiutateli perchè hanno bisogno di rinsavire.

Per il resto, un appello: sostenete Farhenheit2022 e il suo blog che sono una voce contro il vento.

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