di Mattia Taricco (foto: Facebook)

Una notizia di una gravità assoluta sta sconvolgendo l’opinione pubblica in questi giorni: l’omicidio della giovane  Giulia Tramontano. Giulia era al settimo mese di gravidanza quando è stata uccisa a coltellate dal fidanzato, che ha poi cercato di bruciarne il corpo, occultandolo poi senza riuscirci. Il movente pare sia stata una lite scoppiata a causa di una relazione clandestina dell’uomo che andava avanti da un po’ di tempo. Questo fatto gravissimo (al di là delle problematiche dei singoli ndr) porta alla ribalta non solo il tragico destino di una giovane vita spezzata, ma impone anche una riflessione su una questione più ampia: la perdita dei valori nella società contemporanea. In un’epoca segnata da un individualismo crescente, un egoismo totale e da un’attenzione distorta verso il successo materiale, si è perso di vista il fondamentale ruolo della famiglia come istituzione sacra.

Stiamo assistendo purtroppo a un profondo declino dei valori che un tempo erano considerati fondamentali. L’individualismo sfrenato ha portato a un’attenzione eccessiva verso il proprio benessere personale, a discapito dei legami familiari e dei valori condivisi. La stessa vita di un bambino non vale più nulla, basta una lite per decidere di spezzarla. La famiglia, una volta considerata un’istituzione sacra, è stata relegata in secondo piano mentre il pensare solo a se stessi, il consumismo, l’ambizione e il successo materiale sono diventati gli obiettivi principali.

Questo terribile accaduto rappresenta una tragica dimostrazione di come il declino dei valori abbia conseguenze devastanti. È urgente riconsiderare il ruolo della famiglia come base fondamentale della società, riportandola ad essere il luogo in cui i suoi membri trovano amore, sostegno, valori condivisi e una guida morale. Il “luogo” in cui si impara il rispetto per gli altri, l’empatia e l’importanza di relazioni sane e significative, questo dovrebbe essere la famiglia.

Per invertire la tendenza attuale è necessaria una rivoluzione valoriale, una riscoperta del significato vero di famiglia. Non voglio dire che in epoche antecedenti a quella attuale non esistessero problemi, anzi, forse ce n’erano più di ora. Ma sapere quello che si faceva e il perché, il tendere verso l’alto anziché verso il basso, mettere il proprio egoismo e i propri istinti più bassi da parte in nome di qualcosa di più grande. Occorre una riflessione critica sul materialismo egoista per così dire e un orientamento verso valori più solidi e duraturi. Bisogna rivalutare l’importanza della famiglia, incoraggiare la comunicazione aperta e il sostegno reciproco. È essenziale educare le nuove generazioni sui valori tradizionali come l’amore, la lealtà, l’onestà e il rispetto reciproco.

Per avere questa “rivoluzione” bisogna che l’istruzione e i media giocano un ruolo cruciale nel ripristinare i valori della società, e per questo un ruolo importante lo giocano la scuola ed innedia ognuno per la sua parte, eliminando il culto dell’ “IO” in favore di valori tradizionali e ripristinando la centralità della famiglia.

Detto questo, che vuol essere solo uno spunto di riflessione, ci stingiamo tutti intorno alla famiglia di Giulia, sperando che possa al più presto trovare giustizia.

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