di Gloria Callarelli

E così nel mese di giugno, l’OMS, che ha appena terminato l’assemblea mondiale della sanità, adotterà il sistema di certificazione digitale Covid-19 dell’Unione europea (UE): la scelta è atta ad “istituire un sistema globale che contribuirà a facilitare la mobilità e a proteggere i cittadini di tutto il mondo dalle minacce sanitarie attuali e future”.

Questo sarebbe il primo elemento costitutivo della rete globale di certificazione della salute digitale dell’OMS. La partneship punterà a sviluppare dei prodotti digitali per il controllo dei dati vaccinali dei cittadini. Questa idea sarà basata sulla strategia sanitaria dell’UE sulla salute digitale: l’accordo è stato firmato lo scorso anno dal commissario Kyriakides e dal direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus ed è volto, in teoria, a rafforzare la cooperazione strategica sulle questioni sanitarie globali.

Questo partenariato includerà una collaborazione nello sviluppo, nella gestione e nell’attuazione del sistema dell’Oms, beneficiando dell’ampia competenza tecnica della Commissione europea nel settore. “In qualità di autorità di direzione e coordinamento del lavoro sanitario internazionale, non esiste partner migliore dell’OMS per portare avanti il ​​lavoro che abbiamo avviato nell’UE e sviluppare ulteriormente soluzioni sanitarie digitali globali”, ha affermato Stella Kyriakides, commissaria per la salute e la sicurezza alimentare.

Sul sito OMS si legge: “Questa partnership lavorerà per sviluppare tecnicamente il sistema dell’OMS con un approccio graduale per coprire ulteriori casi d’uso, che possono includere, ad esempio, la digitalizzazione del certificato internazionale di vaccinazione o profilassi. L’espansione di tali soluzioni digitali sarà essenziale per offrire una salute migliore ai cittadini di tutto il mondo”.

“Con quasi 80 paesi e territori collegati al certificato COVID digitale dell’UE, l’UE ha stabilito uno standard globale. Il certificato UE non è stato solo uno strumento importante nella nostra lotta contro la pandemia, ma ha anche facilitato i viaggi e il turismo internazionali. Sono lieto che l’OMS si baserà sui principi di tutela della privacy e sulla tecnologia all’avanguardia del certificato UE per creare uno strumento globale contro future pandemie“. Così Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno.

Ormai il dizionario del Ministero della Verità opera senza freni. Frasi come “ha facilitato i viaggi e il turismo” sono un assurdo rispetto alle milioni di persone che si sono ribellate alla dittatura sanitaria e che sono rimaste intrappolate sul proprio territorio non solo senza lavoro ma anche senza la possibilità di spostarsi perchè privi del certificato. Per non parlare delle future pandemie menzionate che ovviamente ormai, grazie alla palla di cristallo dei globalisti e dei filantropi di turno, vengono date per certe.

Il piano, comunque, in realtà risale a diverso tempo fa. Nel 2013, ad esempio, l’Assemblea della Sanità aveva già ufficializzato la risoluzione WHA66.24 sulla “Standardizzazione e interoperabilità della sanità elettronica”, che ha sollecitato gli Stati membri “a prendere in considerazione lo sviluppo di … politiche e meccanismi legislativi collegata a una strategia nazionale globale di eHealth”. Per inciso vorrei farvi notare il numero di risoluzione, WHA66.24, che ha evidente richiamo diabolico. Nel 2018 poi, fino ad arrivare agli anni del Covid, il processo, guarda caso, ha avuto un’accelerata potente.

Quello che propinano questi “esperti” è che il miglioramento della salute si può ottenere attraverso terapie digitali e sperimentazioni cliniche, autogestione delle cure e altre diavolerie tecnologiche. Le linee guida indicano che gli Stati membri devono “concentrarsi sulle misure nazionali per la governance della sanità digitale” e sulla riprogrammazione dei fondi esistenti per manutenzione e aggiornamento periodico degli ambienti operativi”. Le tempistiche previste affinchè tutto sia a regime parlano di quattro anni al massimo.

In pratica sarà ampliato il sistema Green Pass garantendo così che gli attuali certificati digitali dell’UE continuino a funzionare in modo efficace. Il piano di controllo sociale globale va avanti come un treno. Il popolo deve recuperare fiducia in sè stesso e smetterla di delegare il futuro della propria vita nelle mani sbagliate di coloro che hanno venduto la nostra sovranità per un pugno di dollari e la loro anima per qualcosa che puzza di zolfo.

Share via
Copy link
Powered by Social Snap