di Luigi Cortese (foto sito Stellantis.com)
Exor, la cassaforte della famiglia Agnelli, punta ormai sulla sanità. Dopo la vendita della PartnerRe, la società di riassicurazione globale, alla francese Covea ha provveduto ad investire un miliardo di Euro acquisendo alcune strutture sanitarie nel Lazio.
Questa nuova velleità sanitaria della dinastia Agnelli era stata annunciata lo scorso 30 novembre dall’AD di Exor, John Elkann, durante l’Inverstor Day che aveva dichiarato: “Prevediamo di utilizzare 500 milioni per un buy back e di ridurre il debito da 4,5 a 4 miliardi a fine 2022. Restano 9 miliardi di euro che investiremo nei settori di maggiore interesse: sanità, lusso e tecnologia”.
Elkann ha ben chiaro il futuro, infatti nelle comunicazioni ai soci ha spiegato che “in un mondo con una popolazione che cresce e diventa più longeva, si avverte sempre più l’esigenza di ridurre i costi e migliorare la qualità dei sistemi sanitari, creando interessanti opportunità di impiego del capitale. Negli ultimi vent’anni – ha sottolineato – tutti i sottosettori sanitari hanno sovraperformato l’indice Msci World in termini di rendimenti totali annualizzati”. Insomma l’investimento nella sanità, secondo Elkann, assicura un profitto.
Le prime acquisizioni della Exor sono state il 44,7% di Lifenet Healtcare che ha nella sua pancia il 100% della Casa di Cura Città di Aprilia, un ospedale privato accreditato con il Servizio sanitario nazionale dotato di un Pronto Soccorso che conta circa 30mila accessi all’anno. E l’Ospedale Regina Apostolorum di Albano Laziale, che è un nosocomio accreditato con il Ssn con circa 200 posti letto con oltre 360 tra medici, tecnici, infermieri, amministrativi e personale specializzato. La strategia di crescita nel Lazio è dunque acclarata.
Ma la cosa più rilevante della nuova politica Exor, è la firma della partnership, il primo luglio 2022, con l’Institut Mérieux di Lione per acquisire il 10% del gruppo francese. Marcel Mérieux, allievo di Louis Pasteur, considerato il fondatore della microbiologia moderna fondo il gruppo nel 1897, per decenni è stato tra i leader mondiali della vaccinazione per esseri umani e animali. Fin qui niente di particolare se si pensa che questo ramo d’azienda fu a suo tempo ceduto, ma le manovre nel settore della salute da parte di Exor non sono finite. Exor Ventures, un fondo di venture capital, la holding della dinastia Agnelli sta investendo in startup ad alto potenziale di crescita. Una in particolare sta sperimentando i vaccini con la tecnica mRna (già utilizzata nel vaccino anti Covid) nelle terapie contro malattie rare e tumori, la seconda sta sviluppando sistemi robotici per la produzione di massa di terapie specifiche per il paziente.
Come possiamo notare la famiglia Agnelli ha deciso di emulare i big dell’alta finanza internazionale, investendo in quello che l’Agenda2030 propaganda da anni tramite il suo maggior sponsor Klaus Schwab, che tra l’altro John Elkann ha firmato la prefazione del suo libro “La Quarta Rivoluzione Industriale”, dopo l‘avvento del Green Pass internazionale ecco che ci troviamo con una nuova struttura economica-finanziaria pronta a mettere le mani sul business della salute programmando per tempo strutture e aziende pronte a soddisfare la domanda.