di Luigi Cortese

In un parco nei pressi del lago di Annecy, nell’Alta Savoia, un richiedente asilo ha accoltellato quattro bambini e due adulti. L’aggressore ripreso in un video sarebbe Abdalmash H. di 31 anni, residente in Svezia da un decennio e sarebbe padre di una bambina di 3 anni.

Secondo il racconto dei testimoni oculari, l’aggressore, coltello in mano, si sarebbe “precipitato su nonne, nonni e bambini piccoli nei passeggini”, prendendoli quindi appositamente di mira. In un video in particolare si vede l’aggressore entrare in un’area giochi, avvicinarsi ad una mamma con un passeggino e poi accoltellare a più riprese il piccolo tra le urla disperate della donna.

Da fonti governative si apprende che a novembre scorso l’attentatore avrebbe presentato domanda di asilo, e che ne frattempo la stessa domanda gli sia stata accolta in Svezia. Ancora una volta il sistema dell’accoglienza fa acqua da tutte le parti, ci troviamo davanti a persone che chiedono aiuto e ripagano con violenza. L’accoglienza indiscriminata è ormai una pratica fallimentare che mette in pericolo i popoli europei.

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