Redazione (foto Facebook)
Nichelino, alle porte di Torino, sarà una delle prime città in Italia ad avviare un progetto di “carriera Alias” in grande scala. Con l’intesa raggiunta tra Comune, Polizia Locale, ASL, Citta Metropolitana e la Scuola Superiore Erasmo da Rotterdam si darà il via alla cosiddetta “carriera Alias” sia per i dipendenti pubblici che per tutti i cittadini.
In pratica sarà costituito un registro dove le persone che vogliono potranno certificare un genere diverso da quello anagrafico. Con una serie di cambiamenti normativi e pratici con i quali il Comune di Nichelino si impegna a “revisionare la modulistica e la comunicazione comunale attraverso l’uso di linguaggio inclusivo, con una formazione costante per cittadinanza, dipendenti, personale di polizia locale e scuole. Tra le possibilità l’uso non discriminatorio dei bagni del municipio, tramite la creazione di servizi igienici gender free, o la possibilità per i dipendenti comunali in fase di transizione di genere di accedere al bagno aderente alla propria personalità in sviluppo”. Ma non finisce qui: l’impegno del comune va oltre ai suoi regolamenti fino ad arrivare a modificare le operazioni di voto. Nel testo dell’accordo sottoscritto si legge: “organizzarle in modo da evitare discriminazioni verso le persone transgender: ad esempio utilizzare una suddivisione degli elettori per ordine alfabetico e non con la categoria maschi e femmine”.
Questo progetto è voluto fortemente dall’Assessore alle Pari Opportunità della Comune di Nichelino, Alessandro Azzolina, che ha dichiarato: “Ci tengo a precisare come questo sia un protocollo operativo. Ossia, non parole lanciate al vento, ma azioni concrete per agire sulla discriminazione di genere. Perché non è più tempo di slogan. Il fatto che a questo tavolo siano inclusi anche esponenti delle forze dell’ordine, scuole e Città Metropolitana, dà l’idea della forza di questa strada intrapresa a partire da oggi”.
E’ strano che questo accada in una regione governata dal centro destra, e che all’Assessorato di riferimento ci sia un uomo di Fratelli d’Italia che partecipa anche agli eventi prolife, Maurizio Marrone. Tra le firme dell’accordo, infine, spicca anche quella di Angelo Pescarmona nominato direttore generale dell’ASL To 5. Neanche a dirlo giunta di centrodestra.