di Vittoria Fiore
Un atleta olimpico di Snowboard, diventato influencer su YouTube, ha ammesso di aver fatto schiantare il suo piccolo aereo contro una montagna nel sud della California per aumentare le visualizzazioni in base ad un accordo di sponsorizzazione.
Il suo nome è Trevor Jacob: dichiarato colpevole di distruzione e occultamento con intento di ostacolare un’indagine, ora rischia una pena massima di 20 anni di carcere per la bravata. Trevor però non è l’unico giovane ad aver messo in pericolo la sua vita per un po’ di visibilità. Infatti, negli ultimi decenni si è assistito ad un fenomeno preoccupante: sempre più giovani sono disposti ad accettare le sfide più pericolose per ottenere più notorierà sui social.
I giovani ormai più spesso cercano la validazione degli altri sui social media. Il numero di “like”, commenti o condivisioni su un post può diventare un indicatore di popolarità e autostima. Questo può spingere alcuni a cercare attenzione attraverso comportamenti stravaganti o ridicoli.
Il nuovo obiettivo di ottenere la fama virtuale, li spinge ad accettare sfide pericolose e comportamenti indecenti che fanno perdere i propri valori e quelli della società. Questi purtroppo sono sempre più diffusi e sempre più giustificati ed elogiati dal mondo online. Questa ossessione ha creato un ambiente in cui i giovani si sentono spinti a superare i loro limiti e a compiere gesti sempre più estremi. In questa frenesia di like e condivisioni, molti giovani stanno perdendo e dimenticando i valori della vita reale e l’importanza delle relazioni umane. Il mondo virtuale avanza inarrestabile, mentre quello reale viene sempre più dimenticato dai giovani. Bisogna ricordare che i followers e le attenzioni che si ricevono online non potranno mai sostituire le relazioni umane, le esperienze reali e l’autenticità umana. Nè tantomeno potranno mai più ridare indietro, a chi la perde, la vita.