di Luigi Cortese

Con un lungo articolo il New York Times rivela che l’intelligence americana era a conoscenza da giorni del piano di Prigozhin, tacendo di proposito sull’informazione.

La mancanza di munizioni e la decisione di far firmare un contratto tra i miliziani e il ministero della Difesa Russo, sarebbero all’origine dei motivi della reazione di Prigozhin. Sempre secondo le fonti del NYT gli Stati Uniti controllavano la situazione grazie ai servizi d’intelligence, visto che la possibilità che l’altra maggiore potenza nucleare del mondo scivoli nel caos è probabilmente la principale preoccupazione degli Usa.

La notizia non desta troppa sorpresa, anzi da più parti si è anche ipotizzato un intervento proprio americano nel far precipitare la situazione. Naturalmente le mie sono solo considerazioni personali dedotte da molti post su profili e media russi, ma resta comunque un eventualità da non scartare.

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