di Vincenzo Maida (Redazione Basilicata)
Dopo la pausa forzata causata dalla pandemia da Coronavirus, ha ripreso il via il cine-spettacolo “La storia bandita” nel Parco della Grancia, a Brindisi di Montagna in provincia di Potenza. Un luogo che è già di per sè uno spettacolo della natura.
Il brigantaggio post-unitario con Carmine Crocco, Ninco Nanco e i loro sodali viene rievocato con uno spettacolo che, diretto da Gianpiero Francese, impegna 200 figuranti i quali recitano su di un’area di scena di circa 25 mila metri quadrati. Sono utilizzati 500 effetti pirotecnici, 400 fari teatrali e cinematografici, un impianto sonoro immersivo con 12 sorgenti, proiezioni di grandi immagini sulla roccia e su uno schermo d’acqua e altri effetti speciali che ravvivano un anfiteatro naturale della foresta della Grancia.
Le ragioni e le storie dei vinti e della loro civiltà meridionale sono al centro del cinespettacolo. In venti anni oltre 500 mila visitatori hanno visitato il Parco della Grancia che nell’anno 2000 è stato il primo Parco storico, rurale e ambientale d’Italia. La prima rappresentazione si é tenuta il 10 giugno e lo spettacolo andrà in scena ogni sabato fino ad agosto e ogni venerdì e sabato nel mese di agosto, giorno di ferragosto incluso, e ogni sabato di settembre. Alle ore 11 del mattino gli spettatori visitano il parco e nel pomeriggio, alle ore 15, l’accampamento dei briganti, con musiche e spettacoli di falconeria, che ricordano la passione per la caccia con il falcone di Federico II di Svevia. Si tratta di un attrattore turistico gestito dal Consorzio ETI-Eccellenze Turistiche Italiane presieduto da Nicola Manfredelli.
I 200 figuranti sono volontari che con il loro abbigliamento d’epoca e i loro movimenti sulla scena, sono l’anima vivente dello spettacolo. Tra di loro alcuni si sono già cimentati nel mondo dello spettacolo, come Pinuccio Capuano di Montalbano Jonico (MT) che ha preso parte a diverse trasmissioni su canale 5 con Paolo Bonolis o Maria De Filippi, a cui riuscì a strappare anche un bacio “casto” sulle labbra.
“Ho voluto partecipare .- ci dice Capuano- con grande entusiasmo a questo evento che mi vedrà impegnato per tutta l’estate, anche per dare il mio modesto contributo alla memoria dei briganti e di tutti coloro che avevano compreso che il processo dell’unità nazionale, realizzato in quel modo colonialista, avrebbe vieppiù impoverito il Sud. Non sono pentito di questa esperienza perché ho trovato un gruppo umano, composto dalla direzione, dall’organizzazione e da tutti gli interpreti, con una grande capacità di accoglienza e di fare sinergia. E tutto questo si riflette sulla qualità dello spettacolo.”
I figuranti sono stati selezionato con uno specifico casting curato dalla società Sud Promotion e coordinato dalla Pro Loco di Brindisi di Montagna che continua ad assicurare la sua collaborazione per l’organizzazione degli eventi.
Lo spettacolo non ha avuto e non avrà alcun riflesso sul piano politico e fattuale, ma è di sicuro uno stimolo per i giovani affinché approfondiscano la storia e trovino le ragioni del profondo divario tra Nord e Sud Italia.